Due distinti casi di poliziotti che, liberi dal servizio, ottemperano ai loro doveri di Forze dell’Ordine.
- Arresto per violazione delle restrizioni domiciliari
Nel tardo pomeriggio di ieri, 21 agosto 2015, un poliziotto della Questura di Brescia, libero dal servizio, mentre si accingeva ad entrare in un locale della città, notava il sopraggiungere nel parcheggio di un'auto con a bordo due persone.
Il poliziotto riconosceva in uno dei passeggeri una donna straniera sottoposta alla misura alternativa della detenzione domiciliare, a lei inflitta nell'aprile 2015, con permesso di assentarsi 2 ore al giorno.
Il poliziotto ha atteso che i due prendessero posto ad un tavolino del locale per chiamare i rinforzi da parte della Questura. Nel frattempo, la donna, si era assentata per recarsi in bagno. Il personale, sopraggiunto prontamente dalla Questura, si identificava, essendosi presentato in borghese, e chiamava la signora per nome e cognome mentre ella si trovava ancora nella toilette. Compresa la situazione, la signora tentava di allontanarsi dal locale, fingendo di fare una telefonata, ma, una volta giunta all'esterno e vista l'auto della Polizia, tentava una vera e propria fuga. Gli operanti la bloccavano mentre lei tentava di dimenarsi cercando di attirare l'attenzione dell'uomo che era entrato con lei nel locale, il quale, invece, non è intervenuto in alcun modo. La signora ha continuato nella sua violenta opposizione all'intervento delle Forze dell'Ordine, finché non è stata portata negli Uffici della Questura. Già nel maggio scorso la signora si era resa responsabile del reato di evasione art.385 C.P., in seguito al cui fatto l'ufficio di Sorveglianza di Brescia aveva disposto la sospensione della misura alternativa.
Una volta in Questura, dopo le operazioni di fotosegnalamento, alle 20.35, la signora veniva associata all'istituto di pena Verziano.
- A spasso col cane interviene contro un comportamento "incivile".
Reato di atti contrari alla pubblica decenza
Nel pomeriggio di ieri, durante la consueta passeggiata in un parco nei pressi di Rezzato con il proprio cane, un Golden Retriever, un Funzionario di Polizia della Questura di Brescia ha incrociato sul proprio percorso un cittadino all'apparenza di origine centrafricana. Superata la coppia, il cittadino ha iniziato ad urinare contro un muro poco distante. Il Poliziotto, accortosi del fatto, ha chiesto spiegazioni al maleducato cittadino, indicando anche la possibilità di espletare le sue necessità presso il bar lì vicino. Alla richiesta da parte del Funzionario se il soggetto conoscesse la legge Italiana e alla precisazione che il fatto costituiva reato, il centrafricano rispondeva che conosceva bene la legge e che era sicuro di non stare commettendo nessun reato.
A questo punto, il Funzionario si è qualificato come appartenente alle Forze dell'Ordine ed ha chiesto documenti al soggetto che è risultato in possesso di una sola fotocopia di permesso di soggiorno per motivi di giustizia peraltro scaduto.
Il Funzionario ha chiamato il numero unico NUE, per fare intervenire personale in ausilio. La zona è di competenza della Polizia Locale che, intervenuta, ha accompagnato lo straniero in Questura dove, identificato, è risultato di origine camerunense, del 1978, e ha sostenuto di vivere in zona stazione. E' poi stato denunciato per l'articolo 726 per atti contrari alla pubblica decenza e per il reato di clandestinità, art. 10 bis del Testo Unico sull'Immigrazione.
L'Ufficio Immigrazione sta valutando l'adozione di misure di espulsione.