Reclutatore islamico, arrestato dalla Digos bresciana e scarcerato dal Riesame, è stato espulso ieri mattina e accompagnato da personale della Polizia di Stato fino a Tirana.
E' stato rimpatriato coattivamente ieri mattina, con volo in partenza da Linate, E.A., cittadino albanese del 1977.
L'espulsione dal Territorio Nazionale, emessa dalla Prefettura di Brescia, è giunta al termine della vicenda processuale che ha visto lo straniero, ritenuto dalla Digos bresciana responsabile di reclutamento di foreign fighters, dapprima arrestato su ordine del GIP di Brescia in Albania lo scorso 25 marzo e, nella giornata di venerdì u.s., scarcerato dal Tribunale del Riesame.
Ritenuto essere persona socialmente pericolosa, l'uomo ieri mattina è stato rimpatriato coattivamente a Tirana.
La vicenda ha un primo esito importante nel mese di marzo u.s., quando, dopo indagini condotte anche all'estero e durate oltre un anno, nell'ambito dell'operazione della Digos bresciana "Balcan Connection", in capo allo straniero sono emersi chiari indizi di colpevolezza in merito al reato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale che hanno indotto la Procura bresciana a chiedere ed ottenere 4 ordini di custodia cautelare per il gruppo di reclutatori jadisti.
Arrestato in Albania, il 25.03 u.s. E.A., unitamente al nipote E.E. cittadino albanese del 1994 residente quest'ultimo a Torino, è stato estradato in Italia e recluso dapprima nel carcere di Rebibbia a Roma e poi trasferito nella locale Casa Circondariale di Canton Mombello.
Le imputazioni a suo carico contemplano il tentativo di arruolamento nelle fila della compagine terroristica nota come Stato Islamico, di un giovane tunisino naturalizzato italiano, attualmente sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale da parte del Tribunale di Como.
Ritenuto inoltre responsabile di aver reclutato in passato Anas El Abboubi, il cittadino marocchino di Vobarno (Bs) partito per combattere in Siria a fianco dei guerriglieri dello stato islamico, E.A. è da ieri nuovamente a Tirana dove ha chiesto agli agenti di arrivare "senza le manette ai polsi". Ad attenderlo nella capitale dello "Stato delle aquile" l'antiterrorismo albanese.
Il provvedimento di espulsione vieterà comunque allo straniero di poter accedere all'area Schengen almeno per i prossimi 5 anni.
In allegato le immagini del suo accompagnamento prima in Questura (dal carcere) e poi all'aeroporto di Linate, dove, imbarcato sul volo con scalo finale a Tirana, è stato controllato da due agenti della Polizia di Stato di Brescia, abilitati alle scorte internazionali, che, come detto, lo consegneranno alle Autorità albanesi.