Applicata ieri mattina, per la prima volta, quanto previsto dalla nuova normativa concernente le misure urgenti per il contrasto del terrorismo
Su proposta del Questore di Brescia, Carmine Esposito e su richiesta del Questore di Como, Barbato, nello specifico territorialmente competente, nella giornata di ieri personale D.I.G.O.S. della Questura di Como, dietro disposizione del Tribunale di Como, ha proceduto all'acquisizione della carta di identità e del passaporto del cittadino italiano B.A.M. del 1996, residente in provincia di Como e di origini tunisine.
L'attività investigativa della D.I.G.O.S. di Brescia ha evidenziato una spiccata pericolosità sociale del soggetto in questione connessa ad attività di tipo terroristico di matrice islamica. Alla luce di tali presupposti nella giornata di ieri, per la prima volta, è stata data applicazione al Decreto Legge del 18 Febbraio 2015 n. 7 concernente misure urgenti per il contrasto del terrorismo anche internazionale.
Le indagini della D.I.G.O.S. di Brescia hanno evidenziato i contatti che il giovane aveva avuto nei mesi scorsi con Elvis ELEZI, il reclutatore arrestato a Torino nell'ambito dell'operazione "Balcan Connection", conclusasi nel mese di marzo u.s. .
B.A.M. era deciso ad arruolarsi per combattere la guerra santa e lo aveva dichiarato nel febbraio 2014 proprio chattando con l'Elezi, rimandando la sua partenza al mese di settembre di quello stesso anno, mese in cui sarebbe diventato maggiorenne.
Arrivato il giorno in cui avrebbe dovuto incontrare il suo reclutatore a Torino, nel giugno 2014, B.A.M. ha però un ripensamento. Lo chiama e lo informa telefonicamente di non essere partito per Torino, di aver perso il treno.
Nei suoi confronti, ieri mattina e per la prima volta, l'applicazione del recente Decreto.
