La conosce in un bar e vedendosi rifiutato, inizia a minacciarla e perseguitarla. Arrestato dagli agenti del Commissariato Carmine
L'ha avvicinata per la prima volta in un bar nel mese di febbraio mentre lei era lì con delle amiche e da quel momento si è concentrato su di lei in maniera sempre più ossessiva.
Trattasi di un cittadino originario di Cremona del 1963, già con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. La vittima è invece una cittadina bresciana del 1974 residente in città nella zona degli Spedali Civili.
Dopo averla conosciuta l'uomo ha iniziato e reiterato nei suoi confronti, durante tutto il mese di marzo e fino ad una settimana fa, una serie di comportamenti che sono diventati via via sempre più pressanti fino ad arrivare all'aggressione fisica e alle minacce di morte, determinando così nella donna un forte stato di ansia e di paura tale da doversi assentare dal posto di lavoro per malattia accertata dal suo medico curante che le diagnosticava "ansia, crisi emotiva o stato di panico da stress".
Z.I., scoperto il luogo dove la donna lavora e abita, ha iniziato a farsi trovare in strada e a seguirla, dapprima per invitarla a cena o per farle regali e, poco dopo, a seguito dei ripetuti rifiuti di lei, per minacciarla ed insultarla. Neanche la denuncia per atti persecutori sporta dalla signora presso i Carabinieri ha sortito l'effetto di farlo desistere dai suoi comportamenti.
Verso la fine del mese di marzo infatti, a seguito della restituzione di un peluche che la donna non ha accettato in regalo, l'uomo l'ha aggredita fisicamente e solo la presenza di alcuni passanti in strada ha evitato che l'episodio avesse conseguenze importanti.
Nei giorni successivi all'aggressione la sua presenza si è fatta ancora più ossessiva fino a sfociare in episodi di minacce di morte. Alla luce di ciò, la donna, che oramai aveva smesso di andare al lavoro nel timore di uscire di casa e di incontrarlo, ha avvisato anche i suoi vicini di casa di quanto le stava capitando.
E qualche giorno fa è stato proprio uno dei suoi vicini a telefonarle mentre lei era in casa avvisandola che nel cortile interno al loro palazzo c'era il suo persecutore e che stava tentando di entrare nella palazzina.
La donna ha quindi chiamato il 113 chiedendo l'intervento della Volante.
Gli agenti del Commissariato Carmine sono intervenuti tempestivamente ed hanno individuato l'uomo che anche alla loro presenza non ha esitato a minacciare la donna di morte.
La sua perquisizione ha portato al rinvenimento all'interno del suo giubbino di due cacciaviti di grosse dimensioni (cm 25 e cm 28) di cui si allega foto.
Z.I. è stato pertanto tratto in arresto per atti persecutori e possesso ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere. Il suo arresto è stato convalidato e per lui è stata disposta la misura cautelare della detenzione in carcere in attesa del processo.