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Razzismo e violenza negli stadi

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Il Questore di Brescia ha emesso due DASPO nei confronti di tifosi responsabili di incitazione alla violenza e comportamenti discriminatori per motivi razziali

A seguito di accertamenti condotti dalla Digos della Questura di Brescia, sui cori discriminatori per motivi razziali nei confronti di alcuni giocatori di colore verificatisi nella giornata del 07 settembre u.s. presso lo stadio comunale di Darfo Boario Terme, la Divisione Anticrimine della Questura ha emesso e notificato nella giornata di oggi due provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono incontri di calcio nei confronti di due cittadini italiani, tifosi della squadra di Darfo Boario Terme.

Nel corso dell'incontro calcistico valevole per il campionato di "Eccellenza", tra la squadra del Darfo Boario Terme e la squadra ospite Vallecamonica, i due tifosi destinatari del divieto si sono distinti per svariate condotte illecite: hanno inneggiato con uno striscione alla contrapposizione violenta contro le forze dell'ordine, hanno intonato cori al contenuto discriminatorio per motivi razziali nei confronti di giocatori di colore, in particolare di Enoch Baruwa (fratello di Mario Balottelli) e hanno scavalcato la recinzione che delimita il campo di gioco.

Le tempestive indagini del personale Digos hanno accertato le responsabilità in capo a M.F. nativo della provincia di Bergamo del 1984 e B.I., nato ad Iseo nel 1981. Entrambi già noti alle forze dell'ordine e già destinatari di analogo provvedimento emesso nel mese di luglio del 2012 della durata rispettivamente di uno e due anni.

Nel corso delle indagini è stato recuperato anche un manganello telescopico in metallo, del tipo utilizzato negli scontri tra ultras.

Nei loro confronti sono stati pertanto emessi due provvedimenti DASPO, formulati alla luce delle recenti modifiche (decreto legge n.119/2014) che hanno inasprito i criteri di applicazione: per M.F. il divieto è per la durata di anni 6, mentre per B.I. il divieto ha la durata di anni 5. In entrambi i casi è stato disposto anche l'obbligo di presentazione, misura ulteriore che, alla luce della recente normativa, deve essere sempre disposta per coloro che sono già stati destinatari in passato di divieti di accesso allo stadio.

Gli stessi dovranno quindi comparire personalmente presso un ufficio di polizia in occasione di ogni incontro di calcio che la squadra del "Darfo B/T" disputerà. Per l'obbligo di presentazione è prevista la procedura della convalida da parte dell'Autorità Giudiziaria.

Si coglie l'occasione per richiamare l'attenzione di tutti gli spettatori che si recano a vedere partite di campionato sull'opportunità di anticipare l'ingresso allo stadio tenendo conto dei tempi necessari per completare i controlli di filtraggio.

I controlli per coloro che accedono allo stadio, nell'interesse e nella sicurezza di tutti, devono essere effettuati con il massimo scrupolo e l'operazione richiede il tempo necessario che, anche con adeguato numero di stewards, non è comprimibile oltre un certo limite. Se la gran massa degli spettatori si reca tutta insieme, pochi minuti prima dell'inizio della partita, inevitabilmente si creano file prolungate e disservizi.


23/09/2014

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