La Squadra Mobile stronca un sodalizio criminale dedito allo sfruttamento della prostituzione e al traffico e allo spaccio delle sostanze stupefacenti
L'operazione prende il nome dallo sport praticato da uno dei componenti il sodalizio criminale , un giocatore di rugby, arrestato in flagrante dagli agenti della Squadra Mobile bresciana mentre trasportava circa 1,3kg di cocaina ritirata in Olanda.
L'operazione di polizia ha portato all'arresto di sette cittadini rumeni, cinque uomini e due donne, tutti responsabili a vario titolo di favoreggiamento e sfruttamento di almeno 35 prostitute rumene e moldave, nonchè del delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Le indagini hanno preso il via a seguito dei controlli mirati che il personale della Squadra Mobile ha effettuato nelle vie cittadine di viale Piave e viale della Bornata, spesso oggetto di segnalazione da parte dei residenti per la presenza di prostitute in strada.
Proprio nell'ambito di tali controlli gli agenti hanno raccolto la denuncia di una prostituta che ha fornito importanti elementi circa l'attività di reclutamento e sfruttamento della prostituzione da parte di un gruppo criminale composto da cittadini tutti di nazionalità rumena e di età compresa tra i venti ed i trentadue anni.
La donna ha riferito inoltre in merito alle pressioni fisiche e psicologiche esercitate sulle ragazze laddove le stesse non producessero in termini economici quanto richiestogli.
Lo sviluppo delle indagini ha consentito agli inquirenti di comprendere quali fossero i responsabili della gestione dell'attività di meretricio i quali provvedevano oltre che al reclutamento e al controllo sulle donne, anche alla concessione alle stesse del "posto" in strada dietro un corrispettivo giornaliero di €50.
A carico degli imputati anche il traffico e lo spaccio delle sostanze stupefacenti che spesso avveniva tramite le stesse prostitute ai clienti che ne facessero richiesta.
