Eseguite nei giorni scorsi le misure cautelari di custodia in carcere
Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Mobile bresciana hanno eseguito due misure cautelari di custodia in carcere nei confronti di due cittadini rom, stanziati presso il campo nomadi di Rezzato (??)
E' stata così sgominata una banda di soggetti i quali da diversi mesi e in molteplici occasioni, hanno messo a punto truffe ai danni di commercianti di diverse parti di Italia.
Il modus operandi era lo stesso in tutte le occasioni,: le vittime rispondevano ad annunci su siti internet in cui , a prezzi irrisori, un fantomatico imprenditore bresciano svendeva merce di diverso tipo ( erba sintetica, acciaio speciale, barre di ottone, sacchi di iuta, etc..) asseritamene in giacenza presso magazzini a Brescia.
I soggetti truffati giungevano quindi in città e si presentavano all'appuntamento fissato telefonicamente, col denaro pattuito che veniva richiesto tassativamente in contanti. Le cifre delle transazioni erano cospicue e variavano dai tremila ai trentamila euro.
Le vittime venivano quindi condotte in zone isolate e periferiche della città e lì, tramite inganno o violenza (a volte anche sotto la minaccia delle armi), venivano derubate del denaro.
A far perdere il tempo prezioso di una denuncia tempestiva, giungeva la telefonata di un complice, lo stesso con cui avevano preso gli accordi all'inizio della transazione, il quale si scusava di quanto accaduto promettendo di lì poco la consegna della merce.
Merce che non arrivava mai. Spesso solo dopo alcuni giorni le vittime comprendevano di essere state raggirate e denunciavano l'accaduto.
L'episodio che ha portato all'identificazione di R.E., modenese del 1973 e di L.R., bresciano del 1975, è avvenuto alla fine del mese di ottobre ai danni di un imprenditore di Sassari, che sotto la minaccia delle armi, veniva derubato del del suo denaro.
Le indagini degli inquirenti bresciani che ne sono seguite hanno portato all'identificazione dei responsabili della rapina.
Trattasi di due soggetti pluripregiudicati sempre per reati contro il patrimonio.
Le indagini sono in corso per l'individuazione dei complici.
