Gli agenti della Squadra Mobile di Brescia hanno trovato in casa un chilo di Hascisc proveniente dall'Himalaya.
Il pacco che aspettava dall'India è arrivato lunedì, ma i corrieri della Sda che hanno suonato alla porta di casa erano poliziotti travestiti. E per il 56enne di Esine, tecnico di informatica all'istituto di agraria di Edolo, sono scattate le manette per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Nel pacco, spedito dal distretto di Kullu, famoso più per la qualità eccellente dell'hashish che per i templi dedicati a Ganesha, gli investigatori della squadra Mobile hanno trovato, nascosto in apposite scanalature ricavate nella struttura di una cassetta di legno, un chilo di hashish pressato: tanti piccoli pezzi circolari di droga che dopo la lavorazione sarebbero diventati dieci chili. La droga è stata scovata subito dopo l'arrivo del pacco intercettato all'aeroporto di Francoforte. La consegna a questo punto è stata completata, a Linate il pacco è stato prelevato dalla Polizia che ha organizzato la «consegna controllata». A Esine sono stati piazzati parecchi uomini, poi è arrivato il furgone. Il pacco è stato aperto in questura. Il camuno, per gli investigatori, era il riferimento terminale di un'organizzazione criminale internazionale. Già il 5 aprile un altro pacco destinato al tecnico dell'agrario era stato intercettato allo scalo di Malpensa. Nella confezione c'era un chilo e mezzo di hashish, finito sotto sequestro.