Questura di Brescia

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Operazione "Stop Raid"

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La Squadra Mobile arresta due cittadini Albanesi. Le indagini hanno preso il via da una rapina violenta in una casa di Brescia.

Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Brescia hanno portato all'arresto di due albanesi, zio e nipote, considerati i responsabili di una quindicina di colpi nelle case. Tutti messi a segno con la tecnica di un forellino praticato nelle porte e finestre vicino alle maniglie per inserire l'attrezzo che poi avrebbe consentito loro d'entrare. Gli accertamenti su una decina di colpi sono ancora in corso, ma per la rapina violenta e altri quattro furti è già stato eseguito un provvedimento di fermo. Ma l'apporto dato dall'operazione «Stop raid» non è solo quello che ha portato ai risultati investigativi, frutto di un notevole lavoro d'intelligence, di confronto di dati, videoriprese e altro. Emerge una nuova realtà che sembrerebbe rappresentare una sorta d'evoluzione rispetto a quando, una decina di anni fa, bisognava fare i conti con le bande delle rapine in villa. Se allora la mobilità dei malviventi era sull'asse Brescia-Milano ora, ci si sposta addirittura, a suon di voli low cost, dall'Italia all'Albania. E' emerso nelle indagini della Mobile iniziate la sera del 17 febbraio scorso quando una coppia di Brescia sorprese nella propria abitazione due ladri. La donna venne colpita con un violentissimo calcio alla bocca, che le provocò lesioni molto serie. Poi i rapinatori fuggirono, lasciando però nell'abitazione un cellulare. Il ritrovamento dell'apparecchio fu però solo uno dei tanti spunti investigativi su cui lavorarono gli uomini della Mobile di Brescia. Il punto di partenza fu la considerazione che i due, vista l'evoluzione negativa presa dal colpo, potessero aver «preso il volo» per lasciare l'Italia. E fu un'intuizione azzeccatissima perchè zio e nipote, da Orio al Serio, si erano imbarcati su un aereo diretto nella nazione d'origine. E questo, casualmente, come ultimi passeggeri. I due in ogni caso, il 15 aprile tentano un furto a Monticelli Brusati. Il 17 ne mettono a segno due a Roncadelle, il 19 aprile un altro a Brescia. Poi ce ne sarebbe un'altra decina da verificare. Il 30 aprile vengono eseguiti i fermi, in un caso a Bari, dove uno dei due stava per imbarcarsi su una motonave diretta in Albania e nell'altro a Brescia, in un appartamento. In questi mesi avrebbero accumulato un bottino superiore a 100 mila euro. Tra gli elementi utili alle indagini c'è stata anche la mappatura, eseguita dall'Ufficio Generale Soccorso Pubblico della Questura, delle abitazioni in cui si era razziato con la medesima tecnica. CON IL FORELLINO i due avrebbero lasciato una sorta di firma. A Bovezzo, Castenedolo, Serle, Brescia. Anche perchè quando i due sono stati fermati e trovati in possesso di arnesi atti allo scasso, le misure dei medesimi e dei forellini sono risultate coincidenti. Il più anziano dei due fermati avrebbe precedenti per le rapine in villa del decennio passato. Forse, è stato spiegato, anche per questa esperienza è stata adottata la nuova tecnica di portare il bottino, ciclicamente nella nazione d'origine. E sempre per questo, si sarebbe deciso di puntare sui furti. Ma la nuova era, per ora sembra aver ricevuto uno stop.


04/05/2013

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