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Operazione "Dragostea"

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Operazione Dragostea - Questura di Brescia -

La Squadra Mobile stronca un'organizzazione criminale dedita al traffico ed allo sfruttamento della prostituzione

Nei giorni scorsi gli uomini della Squadra Mobile bresciana hanno indagato a vario titolo una decina di soggetti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, reato aggravato dalla transnazionalità dello stesso.

In carcere è finita una coppia di cittadini rumeni, conviventi e residenti a Ghedi..

L'uomo del 1977, la donna del 1988.

Agli arresti domiciliari invece un cittadino calabrese del 1954, gestore del locale notturno "Divina" ( ex " La Storia") di via Zara, a Brescia.

Sono state indagate in stato di libertà altre sette persone, con responsabilità diverse e marginali nella vicenda. Tra essi un "guardaspalle" della coppia rumena, due soci del gestore del locale notturno e i titolari di quattro esercizi alberghieri. Questi ultimi responsabili di non registrare sistematicamente la presenza delle ragazze che si accompagnavano ai clienti nelle stanze delle strutture ricettive.

L'indagine di polizia giudiziaria si è avviata nei mesi scorsi, quando, personale della Squadra Mobile in borghese, ha attivato ed intensificato, così come voluto dal Questore Carluccio, un'attività di monitoraggio delle ragazze che si prostituivano in strada.

L'intento era quello di risalire e colpire le organizzazioni criminali alle spalle delle donne ed offrire loro al contempo una via d'uscita. Nelle indagini prezioso si è rivelato il contributo apportato da un Funzionario della Polizia rumena, distaccato a Brescia nell'ambito di un progetto di polizia di collaborazione internazionale.

La coppia che adescava le ragazze in Romania tramite annunci anche su internet, prospettava loro la possibilità di lavorare all'interno di locali notturni come ballerine. Una volta in Italia le ragazze venivano invece avviate all'attività di meretricio e trattenute con la minaccia di finire altrimenti a "lavorare" in strada per criminali albanesi.

La coppia rumena provvedeva spesso anche al reperimento dei clienti che venivano adocchiati e avvicinati dai due stranieri all'interno dei locali.


23/06/2012
(modificato il 05/07/2012)

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