La Squadra Mobile di Brescia ha eseguito ieri l’ordinanza di Fermo di P.G. nei confronti di due soggetti italiani
A seguito di articolate e complesse indagini, svolte con l'ausilio di specifici presidi tecnologici, personale della Squadra Mobile della Questura di Brescia, nella giornata di ieri, stante il concreto pericolo di fuga dei due destinatari della misura, ha dato esecuzione al decreto di Fermo disposto dal Pubblico Ministero della Repubblica di Brescia nei confronti di due cittadini italiani.
Trattasi di un cittadino parmense del 1978 e di uno bresciano del 1974.
I due uomini risultano fortemente indiziati dell'omicidio di due imprenditori macedoni, uno del 1969 e l'altro del 1966, il cui corpo era stato rinvenuto il 15 ottobre u.s., sul monte Maddalena.
Le indagini hanno consentito di appurare che il cittadino parmense aveva organizzato una complessa truffa in danno dei due cittadini stranieri probabilmente con la collaborazione di altre persone.
I due imprenditori macedoni, infatti, al fine di realizzare un progetto di costruzione di un centro commerciale in Macedonia, avevano chiesto un finanziamento all'italiano che si era presentato loro come co-direttore di una banca di Lugano. Al fine di ottenere l'apertura di una linea di credito per circa 26 milioni di euro, i due stranieri gli avevano versato, nell'arco temporale di un anno circa, la somma di 400 mila euro.
Le indagini hanno consentito di acclarare che il finanziamento promesso ai due macedoni non è mai arrivato e gli stessi, dopo ripetuti solleciti, hanno iniziato a minacciare di morte il finto bancario. Quest'ultimo, preoccupato per la propria incolumità ha quindi incaricato il suo "guarda-spalle", nonché complice, di "risolvere" la problematica.
Invitati a Brescia con il pretesto di un incontro risolutivo della faccenda, i due imprenditori macedoni sono stati quindi attirati in una trappola ed uccisi con due colpi di arma da fuoco.
