Il numero delle espulsioni disposte dalla Questura di Brescia dal 1 gennaio al 22 agosto 2017 è di 728, così suddivise:
164 Espulsioni con Accompagnamento alla Frontiera;
63 Espulsioni con Trattenimento al C.I.E.;
439 Espulsioni con Ordine del Questore;
62 Espulsioni con Partenza Volontaria.
Il numero delle espulsioni disposte dalla Questura di Brescia dal 1 luglio al 22 agosto 2017 è di 128, così suddivise:
26 Espulsioni con Accompagnamento alla Frontiera;
13 Espulsioni con Trattenimento al C.I.E.;
82 Espulsioni con Ordine del Questore;
7 Espulsioni con Partenza Volontaria.
Le cittadinanze dei soggetti espulsi sono prevalentemente marocchine, nigeriane, senegalesi e tunisine.
Tra i cittadini accompagnati alla frontiera quattro risultano colpiti da decreto di espulsione emesso dall’autorità giudiziaria.
Un’attenzione particolare viene riservata ai cittadini extracomunitari in regime di detenzione.
In ottemperanza alla direttiva interministeriale tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Direzione Centrale Servizio Immigrazione, negli ultimi anni sono stati intensificati i controlli sui detenuti extracomunitari, sia privi di documenti che titolari di carta/permesso di soggiorno.
Per quanto riguarda i cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno sono state avviate le procedure di identificazione con le Rappresentanze Diplomatiche in Italia, riuscendo, in molti casi e con non poche difficoltà, ad addivenire all’esatta identificazione dello straniero, in modo tale che all’atto della scarcerazione si potesse dare immediata esecuzione al provvedimento di espulsione.
Per quanto riguarda i cittadini extracomunitari invece titolari di permesso/carta di soggiorno, sono state avviate le procedure amministrative per il diniego/revoca del titolo di soggiorno in modo tale che anch’essi, all’atto della scarcerazione, si trovassero nelle condizioni di essere immediatamente rimpatriati.
Sono stati espulsi coattivamente dal territorio nazionale 9 cittadini stranieri detenuti, dopo che avevano scontato la loro pena in carcere o in alternativa alla pena detentiva.
Numerosi, per questi detenuti, i casi di reati di furto in appartamento, violenza e maltrattamenti in famiglia.
Di seguito alcuni di questi:
- S.P., cittadino albanese del 1982, pregiudicato per spaccio di stupefacenti, è stato condannato per le ripetute violenze e minacce di morte perpetrate a danno della moglie di cittadinanza rumena. La donna, ora, è collocata con il figlio presso una struttura protetta. L’albanese, sottoposto a custodia cautelare , è stato espulso dal territorio nazionale il 21 agosto 2017 dalla frontiera di Verona con scorta fino in Albania.
- C.P., cittadino rumeno del 1962, invece, si trovava in regime di detenzione domiciliare per aver ridotto in fin di vita la moglie con una coltellata il primo marzo scorso. Il Prefetto ha emesso un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di pubblica sicurezza ed il rumeno è stato rimpatriato con volo diretto da Linate a Bucarest.
- J.H., cittadino marocchino del 1974 , destinatario di decreto di rifiuto del permesso di soggiorno, è stato condannato a 5 anni di reclusione per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. E’ stato rimpatriato il 15 luglio 2017 dall’aeroporto di Malpensa con volo diretto a Casablanca.
- E.L., cittadino marocchino del 1962, detenuto per furto aggravato e maltrattamenti in famiglia, è stato espulso il 5 luglio 2017, con volo da Malpensa a Casablanca. Il magistrato di sorveglianza aveva per lui disposto, come misure alternativa alla detenzione in carcere, l’espulsione.
- N.G., cittadino georgiano del 16.07.1979 e D.G., anch’esso cittadino georgiano del 30.08.1979, arrestati a Brescia dall’UPGSP per tentato furto in abitazione (cercavano di introdursi in alcuni appartamenti di una palazzina di via Rodi), già con a carico precedenti penali per reati contro il patrimonio, scarcerati per fine pena dalla locale casa circondariale il 20.08.2017, sono stati rimpatriati dalla frontiera di Milano Malpensa il 22.08.2017 con volo diretto a Tiblisi.