Domenica, alle 13 circa, durante il servizio di controllo del territorio, transitando in via Cadorna, l’equipaggio di una pattuglia notava il passaggio di un motoveicolo con la targa piegata all’interno, inclinata al punto da impedirne la lettura. I poliziotti decidevano di procedere ad un controllo, azionavano i dispositivi luminosi della Volante ed intimavano l’ALT.
Entrambi i veicoli raggiungevano l’incrocio di via Cadorna angolo Viale Duca d’Aosta ma, quando l’auto della Polizia affiancava il motoveicolo, il suo conducente accelerava improvvisamente con il palese intento di sottrarsi al controllo. Cominciava l’inseguimento di cui veniva data notizia alla Sala Operativa ed altri equipaggi.
La marcia della Kawasaki continuava su viale Duca degli Abruzzi, fino al Quartiere Ferrari, poi verso via Cremona e via della Volta. La presenza di veicoli fermi agli incroci lo inducevano ad alterare continuamente il suo percorso, collezionando infrazioni per mancate precedenze. Il motociclista imboccava, infine, via della Maggia, al termine della quale, grazie alle comunicazioni via radio dei poliziotti, si era collocata, per mettere fine alla corsa, un’altra Volante, da cui il capo pattuglia era sceso per intimare manualmente l’ALT. La Kawasaki, però, non sembrava volersi fermare, né cambiare la propria traiettoria: l’agente si vedeva costretto ad indietreggiare per evitare di essere investito dalla moto che gli stava arrivando addosso.
La carena della moto colpiva il braccio del poliziotto che, nonostante il dolore causato dall’impatto, risaliva sulla vettura ponendosi all’inseguimento del fuggitivo.
Nel frattempo, nella Sala Operativa di via Botticelli si forniva un prezioso contributo alle Volanti, monitorando le telecamere di videosorveglianza cittadina della zona interessata e intercettando il veicolo in fuga che si infilava nel parco comunale per far perdere le tracce. I poliziotti, non potendo proseguire l’inseguimento sul percorso pedonale, decidevano di attendere il motociclista all’altezza della Chiesa Sant’Angela Merici dove riuscivano a bloccarlo, nonostante l’ennesimo tentativo di fuga.
Il ragazzo alla guida della Kawasaki, sottoposto a perquisizione personale, custodiva all’interno del marsupio un coltello pieghevole che veniva posto sotto sequestro.
Il 27enne, A.A., nato a Brescia, incensurato, riferiva di essersi dato alla fuga per sottrarsi al controllo di Polizia poiché il motoveicolo che guidava era privo di assicurazione e la targa applicata, su quella originale, era di un altro motoveicolo in suo possesso.
Il giovane veniva arrestato con l’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni.
Ad A.A. veniva ritirata la patente di guida e gli venivano inferte sanzioni per la condotta posta in essere durante la fuga.
Il motoveicolo veniva sottoposto a fermo amministrativo e la targa applicata su quella originale veniva sequestrata.
Nella giornata di ieri A.A. veniva processato con rito direttissimo e sottoposto alla misura cautelare della presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Il poliziotto, invece, riceveva sette giorni di prognosi per contusione al gomito destro.