Nei giorni scorsi, un ragazzo bresciano di 23 anni ha tentato di togliersi la vita sul cavalcavia dell’autostrada A4, in via Noce.
Automobilisti in transito hanno segnalato al NUE 112 la presenza di un ragazzo con chiari intenti suicidi. Due pattuglie della Volante sono accorse sul posto e hanno parcheggiato le auto lontano dalla vista del 23enne.
Percorrendo il cavalcavia a piedi, i poliziotti hanno scorto il giovane, con vestiti sportivi, in piedi oltre la balaustra e la rete di protezione che, in apparente stato di trance, non ha risposto ai richiami. Le gambe tremolanti ed incerto nella sua posizione, questi dava le spalle alla carreggiata del cavalcavia affacciandosi direttamente sulle corsie dell’autostrada e si reggeva con due dita di una mano alla rete metallica dietro la sua schiena, dondolandosi avanti e indietro. Gli operanti, vista la situazione di pericolo, hanno deciso di intervenire immediatamente: la Sala radio della Questura ha richiesto l’immediato intervento del 118, dei Vigili del Fuoco e del personale della Polstrada per procedere alla chiusura momentanea delle corsie autostradali interessate. I poliziotti sul posto, invece, hanno cinturato l’area dell’intervento, facendo allontanare le persone incuriosite nel frattempo radunatesi e vietando il transito pedonale e veicolare in prossimità del giovane.
Uno degli agenti, nella necessità di intervenire immediatamente, prima ancora dell’arrivo del Vigili del Fuoco e dell’attrezzatura idonea, ha individuato un possibile varco di accesso e, tagliato il filo spinato posto a protezione dell’area, è salito sullo stretto cordolo, ostacolato anche dalla presenza dei montanti verticali in ferro, per raggiungere il ragazzo. Ancora da una certa distanza ha provato nuovamente ad attirare la sua attenzione, ma senza esito, dovendo così approssimarsi a pochi centimetri. Il ragazzo era totalmente assente e non si era accorto del poliziotto che ha deciso di cingerlo col braccio per trattenerlo.
Solo al contatto con l’agente, il giovane ha iniziato a parlare spiegando di volerla fare finita e di essere scappato dalla comunità dove era in cura. Dopo pochi minuti il poliziotto è riuscito a convincere l’aspirante suicida a seguirlo in un posto più sicuro ed insieme hanno percorso con fatica il cammino a ritroso, sostenuti da un altro poliziotto arrampicatosi sul guardrail.
Riportato sulla strada, il ragazzo è stato affidato al personale paramedico.