Alle 23 circa del 15 novembre un equipaggio della squadra Volante della Questura, durante una normale perlustrazione, imboccando la strada chiusa di via Bainsizza, notava un furgone parcheggiato con fari accesi che all’avvicinarsi della pattuglia iniziava ad avviarsi verso l’uscita della strada.
La persona alla guida, B.F., un cittadino Italiano di origini albanesi di 55 anni, non risultava essere il proprietario del mezzo, intestato al figlio 26enne. Il controllato annoverava precedenti specifici. Alle domande degli operanti riguardo alla sua presenza in quel luogo e a quell’ora della sera, il soggetto non sapeva dare giustificazione. Sul furgone venivano rinvenute due matasse di fili elettrici di notevoli dimensioni ed una borsa contenente diversi attrezzi/arnesi atti allo scasso. Anche alle domande a lui poste dai poliziotti in merito alla provenienza di tale materiale, il cittadino non sapeva rispondere.
A quel punto, gli agenti decidevano di estendere il controllo all’area in cui il veicolo era parcheggiato, trovando nello spazio verde nelle immediate vicinanze, nascosti dietro un muretto, 14 fasci di cavi elettrici, 3 spillatrici di birra, un vaso di rame/ottone, 2 cestelli portaghiaccio in ottone ed un attaccapanni, anch’esso in ottone.
B.F. aveva, dunque, tentato di allontanarsi dall’area in cui stava caricando il materiale sul furgone per eludere un eventuale controllo di Polizia.
Sequestrato materiale e furgone, gli agenti hanno indagato B.F. per i reati di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.