In una notte estiva di fine luglio, equipaggi della Polizia di Stato in servizio di Volante della Questura di Brescia sono intervenuti presso un condominio del centro del capoluogo, su segnalazione telefonica di un vicino, allarmato dalle richieste di aiuto provenienti da un appartamento del palazzo, abitato solo da un anziano signore.
Entrati nell’interno dell’appartamento, in effetti, gli operatori della Polizia di Stato hanno trovato l’anziano riverso a terra, in una pozza di sangue, conseguente a gravissime ferite infertegli al capo ed al volto. Il malcapitato è stato soccorso e trasportato presso l’ospedale Poliambulanza di Brescia, dove gli sono state diagnosticate plurime fratture facciali ed un’emorragia nasale, conseguenti ad una decina di colpi, tipicamente connessi ad un’aggressione connotata da un vero e proprio accanimento, e comunque compatibili con un tentativo di omicidio.
Gli approfondimenti immediatamente avviati dal personale della Polizia Scientifica e dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Brescia, sotto la direzione della Procura distrettuale della Repubblica, hanno permesso di accertare che l’anziano signore avesse trascorso la serata antecedente all’aggressione in compagnia di un uomo di nazionalità italiana, conosciuto ad un bar, ed intravisto abbandonare la casa dello stesso anziano prima che arrivasse la Volante.
Quest’ultimo è stato immediatamente identificato e rintracciato dalla Polizia di Stato, per essere interrogato dal Pubblico Ministero negli uffici della Squadra Mobile. Le dichiarazioni dell’uomo, quelle dei testimoni e gli esiti di puntuali e serrati accertamenti investigativi acquisiti hanno determinato un quadro indiziario che il pm ha sottoposto al vaglio del Giudice con richiesta di misura cautelare poi emessa a carico dell’uomo.
Nei giorni scorsi odierna l’indagato è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato e tradotto presso la Casa Circondariale di Brescia.
Si sottolinea che lo stesso riveste la qualità di indagato, in un procedimento allo stato pendente nella fase di indagine preliminare, e che la sua posizione potrà essere compiutamente accertata nelle successive fasi e in sede processuale, con tutte le rituali e piene garanzie difensive.