La Polizia di Stato di Brescia, dopo l’applicazione dei primi 75 D.A.Spo, nei giorni scorsi ha dato esecuzione ad altri 28 divieti nei confronti di altri tifosi, individuati tra i responsabili dei violenti scontri avvenuti allo stadio Rigamonti e nelle aree limitrofe in occasione dell’incontro di Calcio Brescia – Cosenza dello scorso primo giugno, valevole per il campionato di Serie B 2022/2023.
I disordini, si ricorda, si sono scatenati dopo il gol del pareggio del Cosenza e che avrebbe significato la retrocessione del Brescia in serie C.
In una prima fase, dalla Curva Nord è iniziata una pioggia di fumogeni in campo che ha costretto il Direttore di gara a sospendere la partita. Contestualmente, sempre dalla Curva Nord, un numeroso gruppo di ultras ha invaso il campo nel tentativo di entrare in contatto con la tifoseria ospite.
Il tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine ha evitato ulteriori conseguenze. I reparti inquadrati presenti nelle immediate vicinanze del terreno di gioco hanno fatto immediatamente ingresso in campo e hanno arrestato l’avanzata degli ultras respingendoli nel settore e creando un cordone di sicurezza idoneo al congelamento della situazione. Nel frattempo, il Direttore di gara, sentito il Dirigente del servizio di Ordine Pubblico, ha interrotto la partita.
Nei frangenti immediatamente successivi, un altro numeroso gruppo di ultras si è diretto all’esterno dello stadio nel tentativo di accedere al settore ospiti. Nella circostanza sono state superate le barriere di sicurezza e sono state lanciate pietre, fumogeni, petardi e altri oggetti contundenti all’indirizzo delle Forze dell’Ordine, schierate in prossimità dei varchi di accesso della Curva Sud, riuscite con fatica a respingere i facinorosi.
Altri e ulteriori tentativi di sfondamento si sono registrati in Via Novagani, in Piazzale Kossuth e in altre vie limitrofe all’impianto sportivo sono stati fronteggiati e contenuti grazie alla professionalità e alla mobilità del personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri impiegato nel servizio.
Una volta ripristinato l’Ordine Pubblico, si è completato il deflusso in sicurezza degli spettatori e i tifosi ospiti, scortati da un complesso dispositivo delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, hanno lasciato la provincia. Gli scontri hanno determinato il ferimento di 11 operatori delle Forze dell’Ordine e il danneggiamento di diversi veicoli di servizio della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Al termine del servizio di Ordine Pubblico, diversi soggetti sono stati accompagnati in Questura per essere identificati e, nelle successive ore, sono stati eseguiti 4 arresti in flagranza differita. A ciò è seguita l’emissione dei primi 75 D.A. spo, tra cui 25 – 23 poi convalidati dal GIP - con la prescrizione di comparire negli Uffici di Polizia durante le partite ufficiali del Brescia.
Nelle settimane successive sono proseguite le accurate attività di analisi da parte di un gruppo di lavoro ad hoc costituito da esperti investigatori della Questura.
L’analisi di altri fotogrammi ha permesso così il deferimento all’Autorità Giudiziaria di ulteriori 22 soggetti nonché l’applicazione degli altri 26 provvedimenti di D.A.Spo. - 8 hanno interessato tifosi ultras del Cosenza - 4 dei quali nei confronti dei primi 4 arrestati.
Complessivamente, quindi, sono stati emessi 101 D.A.Spo, dei quali 30 con la prescrizione di presentarsi negli Uffici di Polizia durante lo svolgimento delle partite ufficiali del Brescia.
Si ricorda che, tale misura, emessa dal Questore, determina il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, compresi gli allenamenti di qualsiasi livello agonistico professionistico, dilettantistico e amichevole, nonché il divieto di frequentare le aree limitrofe gli impianti sportivi e i luoghi interessati dai tifosi anche nelle fasi antecedenti e successive alle partite, con l’ulteriore obbligo di recarsi presso gli Uffici di Polizia prima, durante e dopo ogni manifestazione del Brescia per i 30 D.A.Spo emessi con prescrizione.