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Donna aggredita e rapinata in pieno centro a Desenzano del Garda. Indagata per simulazione di reato e procurato allarme.

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Donna aggredita e rapinata in pieno centro a Desenzano del Garda.  Indagata per simulazione di reato e procurato allarme.

Il  Commissariato di Pubblica Sicurezza di Desenzano del Garda ha indagato in stato di libertà una donna italiana di anni 60 residente a Desenzano del Garda per i reati di: Simulazione di reato e Procurato allarme.

La vicenda ha avuto inizio una sera della scorsa settimana momento in cui la signora predetta segnalava ad una volante in servizio di perlustrazione di essere stata poco prima vittima di una violenta aggressione avvenuta in questa via Cavour ad opera di un giovane che dopo averla afferrata per il cappuccio del cappotto indossato la spingeva violentemente contro la recinzione di un’abitazione asportandole il cellulare contenuto nella borsa.

La vittima veniva immediatamente soccorsa e trasportata al Pronto Soccorso del locale Ospedale per le cure del caso ove le veniva riscontrata una ferita lacero contusa alla fronte giudicata guaribile in gg.7.

Il giorno successivo la donna presentava presso questo Ufficio una circostanziata denuncia nella quale confermava quanto dichiarato nella prima segnalazione.

L’attività investigativa posta in essere da questo Ufficio, attraverso l’acquisizione di sommarie informazioni e la visione ed analisi delle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza della zona, permetteva di riscontrare delle evidenti incongruenze nelle dichiarazioni rese dalla denunciante relative alla ricostruzione dell’accaduto.

La stessa messa di fronte a tali evidenze ammetteva di aver mentito in merito all’aggressione subita sostenendo  invece di essersi ferita accidentalmente inciampando sul marciapiede e finendo rovinosamente contro una cancellata.

La donna giustificava tale comportamento per lo stato confusionale in cui si sarebbe trovata a causa del colpo alla testa subito nonché al tentativo di evitare di dare una brutta immagine di sé sul posto di lavoro ed in famiglia.

Quest’ultima veniva indagata in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Brescia per i reati di: Simulazione di reato e Procurato Allarme.


19/12/2018

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