Il Commissariato P.S. di Desenzano del Garda ha tratto in arresto un giovane italiano di anni 34, pregiudicato e tossicodipendente, residente in questa cittadina, in esecuzione dell’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Brescia, perché ritenuto responsabile di alcuni reati commessi nelle ultime settimane in questo territorio, tra cui due rapine:
La prima veniva perpetrata il 27 febbraio u.s. ai danni di una donna anziana di 87 anni all’interno dell’abitazione di quest’ultima ubicata nel centro storico di Desenzano, ove l’autore del reato dopo essersi introdotto e minacciato la vittima, per vincerne ogni resistenza la gettava a terra e la colpiva violentemente al viso causandole la frattura delle ossa nasali, asportandole alcuni monili in oro e del denaro.
La seconda veniva perpetrata la notte del 18 marzo ai danni di un titolare di esercizio commerciale per la produzione e vendita del pane ubicato in frazione Rivoltella, nella quale l’autore del reato, dopo aver minacciato la vittima puntandogli un coltello di grandi dimensioni si impossessava del denaro contenuto nel registratore di cassa e di un telefonino.
Le indagini, articolate e complesse svolte dal Commissariato di Desenzano, attraverso l’analisi del traffico telefonico, l’esame delle immagini di videosorveglianza, l’assunzione di testimonianze di persone informate sui fatti, permettevano di acquisire elementi tali da ricostruire gli accadimenti e far emergere le responsabilità del predetto giovane in ordine ai reati contestati.
Si accertava ad esempio che nel caso della rapina alla donna anziana il malvivente aveva individuato la vittima in un locale pubblico ubicato a poche centinaia di metri dall’abitazione della persona offesa ove la stessa si era recata per consumare la colazione e l’aveva seguita sino a casa attendendo il momento opportuno per farvi ingresso.
Le risultanze investigative venivano condivise appieno dall’Autorità Giudiziaria che ritenendo sussistere esigenze cautelari e gravi indizi di colpevolezza, emetteva la misura cautelare predetta.
Il giovane, dalla personalità particolarmente incline alla violenza e alla continua ricerca di denaro per acquistare sostanza stupefacente, spesso sotto l’effetto di quest’ultima, costituiva una c.d. “scheggia impazzita” rappresentando un vero e proprio pericolo per la cittadinanza.
Le attività proseguono per verificare la responsabilità dell’arrestato in ordine ad altri episodi analoghi avvenuti negli ultimi tempi anche nei comuni circostanti.