Nella mattinata di giovedì 23 febbraio, una pattuglia della Squadra Volante della Questura di Brescia, durante il servizio di perlustrazione e controllo del territorio, ha proceduto d’iniziativa ad un controllo all’interno di uno stabile abbandonato in via Zara.
All’interno della struttura, la cui porta era aperta, sono stati trovati cinque cittadini stranieri, sprovvisti di validi documenti identificativi.
Accompagnati in Questura, i soggetti sono stati identificati dalla Polizia Scientifica.
Uno di questi, B.A. nato in Tunisia nel 1991, è risultato gravato da un provvedimento di espulsione notificatogli dall’Ufficio Immigrazione di Genova, in seguito al quale era stato accompagnato, nel novembre 2015, alla frontiera aerea di Palermo.
Il soggetto aveva dunque fatto nuovamente ingresso nel Territorio Nazionale, sbarcando a Porto Empedocle nel settembre scorso, prima dello scadere minimo di cinque anni, rendendosi responsabile del reato di reingresso illegale sul Territorio italiano.
Sottoposto a rito direttissimo, per lui è stato disposta una condanna a 8 mesi con nulla osta all’espulsione.
Un secondo straniero, marocchino, del 1990, H.N., è risultato avere a carico l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Brescia nel maggio 2016 e già in precedenza era gravato da ordine del Questore di Brescia di lasciare il territorio Nazionale a cui non aveva ottemperato.
Gli altri tre stranieri, anch’essi marocchini di 33, 29 e 23 anni, tutti privi di autorizzazione a permanere sul Territorio Nazionale dopo avere ricevuto tra settembre e dicembre 2016 notifica dell’ordine del Questore di Brescia di lasciare il Territorio Nazionale entro sette giorni a cui non hanno ottemperato, sono stati messi a disposizione del locale Ufficio Immigrazione per l’adozione di ulteriori provvedimenti.