Le incessanti attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ha permesso negli ultimi giorni di trarre in arresto due spacciatori uno di origini Tunisine e il secondo di origini albanesi.
Nel dettaglio in data 22 agosto 2016, nei servizi effettuati dalla Polizia di Stato nei pressi della Stazione Ferroviaria, un equipaggio di questa squadra mobile notava, durante il transito lungo via Cremona, un uomo italiano conosciuto come tossicodipendente, gesticolare per attirare l’attenzione di un secondo uomo, di origini nord africane, che si trovava alla guida di una Volkswagen Golf di colore chiaro.
Il magrebino, dopo aver fatto salire a bordo il cittadino italiano, ripartiva in modo brusco, raggiungendo la vicina via Mantice dove sostava nei pressi dei giardini pubblici, in quel momento frequentati da mamme e bambini.
Gli agenti, notato il passaggio di denaro dalle mani dell’italiano a quelle del nord africano, intervenivano bloccando i due, riuscendo ad impedire che il conducente della Golf, si liberasse di un piccolo contenitore di plastica gialla il quale risultava contenere 8 buste in cellophane termosaldate contenenti della sostanza stupefacente tipo eroina. La successiva perquisizione permetteva di rinvenire, nel portafoglio del magrebino la somma in contanti di 220,00 e, all’interno del bagagliaio della Golf, un libretto postale con all’interno contanti per un totale di 650,00.
Il magrebino, poi identificato in L.H., cinquantottenne tunisino, senza una residenza fissa ma con domicilio a Modena, con precedenti specifici per spaccio di sostanza stupefacente, veniva tratto in arresto.
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Verso le ore 13 del 31 agosto 2016, a seguito di svariate segnalazioni pervenute presso la locale Questura, inerenti una probabile attività di spaccio in essere lungo la via Ghislandi di Brescia (zona industriale), personale della Squadra Mobile, dopo alcuni giorni di appostamento, traeva in arresto, A.M., cittadino albanese classe 87, regolare sul territorio nazionale, disoccupato, in Italia da circa 20 anni, sorpreso a cedere una dose di cocaina ad un trentatreenne bresciano.
La perquisizione effettuata, consentiva di recuperare circa 6 grammi di cocaina già suddivisi in dosi pronte per la vendita che l’albanese custodiva in macchina all’interno di un contenitore per caramelle; la successiva perquisizione effettuata presso la sua abitazione nei pressi di via Milano, permetteva di rinvenire, all’interno del box auto, altre 30 dosi e, all’interno dell’abitazione, oltre 30.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
L’uomo, su disposizione del P.M. di turno, veniva tradotto presso la Casa Circondariale cittadina in attesa dell’udienza di convalida prevista nei prossimi giorni.
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Questa squadra mobile (3^ sezione reati contro la persona in danno di minori), veniva notiziata dall’Interpol che il cittadino italiano A.E.A., nato nel 1993 in provincia di Latina, di professione calciatore, era ricercato e gravato da mandato europeo d’arresto ai fini estradizionali, emesso dal regno unito in quanto, tra il 21 ed il 24 settembre 2012, aveva avuto, in Inghilterra, in occasione di un viaggio vacanza, rapporti sessuali non consenzienti con una minore di anni 14.
Veniva svolta una serrata attività volta a rintracciare il ricercato, giocatore di calcio professionista con ingaggi all’estero che, sebbene anagraficamente residente in Brescia, villaggio sereno, risultava irreperibile, così come il suo nucleo familiare.
I servizi intrapresi di ricerca, appostamento e controllo permettevano infine, in data 30.08.2016, di rintracciare il giovane che, ottemperando al decreto spiccato dalle autorità inglesi, veniva arrestato e condotto in carcere per la valutazione dell’estradizione.