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Operazione “Donald Duck”

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Operazione “Donald Duck”

La Polizia di Stato: sgominata la banda del satellite spia

Attività investigativa condotta da Polizia di Stato – Squadra Mobile – e Arma Carabinieri  - Compagnia di Chiari -, coordinati dalla locale Procura della Repubblica – Sost. Proc. Dr. Pappalardo, che portava ad acquisire  gravi indizi  di colpevolezza  a carico di nove individui. 

L’indagine originava da una rapina aggravata (con uso di armi) consumata in Brescia in data 23 aprile 2015 (intervento Questura), a seguito della quale si avviava una articolata attività nei confronti di alcuni soggetti italiani, sedenti nelle province di Bergamo e Milano, ritenuti coinvolti nell’evento oggetto di indagine nonché in altri tre eventi delittuosi di analoga natura perpetrati a Capriolo (BS) in data 3 aprile 2015 (intervento CC), Palazzolo sull’Oglio (BS) in data 15 luglio 2015 (intervento CC) e Brescia in data 14 ottobre 2015 (intervento Questura). Tutte le rapine oggetto di indagine venivano perpetrate con l’impiego di armi da fuoco.

 

Nel corso della rapina del 23 aprile 2015 venivano sottratti 400.000 euro; la rapina del 15 luglio 2015 fruttava 700.000 euro (denunciati solo 20.000); la quarta rapina, quella consumata il 14 ottobre u.s., era mirata alla sottrazione di 200.000 euro detenuti dalle vittime; denaro per il quale  i rapinatori non giungevano al possesso a causa della preventiva fuga delle vittime (rapinata solo una borsa contenente documenti).

Diverso l’obiettivo della rapina consumata il giorno 3 aprile in danno di due cittadini albanesi, ove, da quanto appreso nel corso dell’indagine, gli autori del reato rapinavano l’autoveicolo delle vittime del reato.

 

Nel corso delle rapine veniva esercitata violenza sulle vittime, come in occasione delle rapine in danno di una coppia di imprenditori bresciani, dove venivano colpiti con pugni al volto le parti offese o, come nel secondo episodio (15 luglio), dove veniva impedita la fuga all’auto sulla quale viaggiavano i due imprenditori, la quale veniva speronata e, una volta fermata, ne scaturiva una violenta colluttazione, con lesioni in danno di una delle vittime.

Nel corso della rapina del 14 ottobre, una delle vittime veniva colpita con il calcio della pistola alla testa.

 

Si ritiene che il sodalizio possa aver commesso altri reati analoghi al vaglio della PG.

 

In occasione delle attività delittuose, i rapinatori agivano indossando pettorine identificative, con l’impiego di  segnalatori distintivi e lampeggianti blu, simili a quelli utilizzati dalle forze di polizia, utilizzando per pedinare le vittime sistemi GPS satellitare, collocandolo sulle autovetture.

 

Veniva depositata presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia l’informativa riepilogativa con la quale veniva evidenziata la posizione giuridica di dieci soggetti, per i quali il P.M. avanzerà al competente G.i.p. la richiesta di applicazione di misura cautelare.

 

 Nel corso delle operazioni di esecuzione dell’Ordinanza venivano rinvenute pistole scacciacani e 17.000 euro in contanti.


24/06/2016

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