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“Safer Internet Day”

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Giornata promossa dall’Unione Europea sulla sicurezza in rete

Promossa dall'Unione europea e rivolta soprattutto a giovani e famiglie, la giornata internazionale per una rete più sicura intende sensibilizzare gli utenti di internet sui pericoli insiti in un uso sconsiderato o eccessivo del web. La Polizia Postale di Bolzano, già da tempo, ha avviato numerose iniziative volte ad informare giovani, insegnanti e genitori sui rischi di un uso poco attento di Internet. Nell'anno scolastico 2013/2014 sono stati organizzati, presso le scuole (di ogni ordine e grado) di Bolzano e provincia 110 conferenze delle quali 82 in lingua tedesca. Vista l'attualità e l'importanza dei temi trattati e grazie alla collaborazione e fiducia dei dirigenti scolastici, anche nell'anno scolastico in corso sono stati già organizzati 50 incontri, di cui 37 in lingua tedesca. Altre conferenze sono inoltre previste fino alla prossima primavera. Gli argomenti che vengono trattati, in occasione degli incontri riguardano: il cyberstalking, il cyberbullismo, la privacy, il "sexting", la navigazione e tutela dei minori, Facebook e i social network, truffe e reati contro il patrimonio e la pedopornografia. Le modalità e i contenuti degli argomenti proposti vengono calibrati di volta in volta a seconda del pubblico presente. Uno degli argomenti che suscita particolare interesse e attenzione da parte degli studenti è il contrasto della pedofilia online. Come i più sanno, il termine pedofilia esprime etimologicamente l'amore per i bambini ma in realtà il suo significato indica una attrazione perversa nei confronti dei minori. Alla luce degli sviluppi connessi all'uso massiccio dei social networks, il fenomeno che è risultato in aumento è quello dell'adescamento di minorenni in rete (Grooming), mentre l'utilizzo di software e reti sempre più particolari e diverse dai circuiti tradizionali ha incrementato il traffico di immagini a contenuto pedopornografico. La pedofilia online è l'uso del mezzo informatico per compiere azioni illegali relative all'abuso e sfruttamento dei minori. Internet consente al pedofilo di contattare in anonimato altri pedofili, creando anche siti di cultura pedofilia, scambiando informazioni e materiale pedopornografico. Inoltre attraverso false identità questi criminali riescono ad adescare i minori con modalità subdole di manipolazione psicologica a cui può anche seguire un incontro off-line. La Polizia Postale, in tale contesto, agisce su due fronti paralleli: da una parte la repressione, attraverso la sempre maggiore specializzazione dei suoi operatori sia nell'ambito del monitoraggio costante della rete e del sottobosco legato al commercio di materiale pedopornografico sia nell'ambito delle attività investigative sottocopertura (undercover), espressamente affidate dalla legge alla Polizia Postale; dall'altra la prevenzione, attraverso gli incontri in favore di scuole e associazioni. Nell'anno 2014, la Polizia Postale ha proceduto ad individuare e denunciare 4 persone resesi responsabili dei reati di cui all'art. 600ter e 600quater. Le pene vanno, rispettivamente, dai 6 ai 12 anni di reclusione per chi produce e commercia materiale pedopornografico; chi lo offre a titolo gratuito è punito con la reclusione fino a tre anni. La detenzione di materiale pedopornografico, prevista dall'art. 600quater, è punita con la reclusione fino a 3 anni. Tuttavia, ragionevolmente, le persone denunciate rappresentano solo una parte dei soggetti che commettono tali reati nella nostra provincia. Ciò poiché le vittime spesso hanno difficoltà a denunciare gli abusi subiti e perché, la rete, in qualche modo, agevola l' attività criminale ben organizzata dei pedofili. Un altro fenomeno che sempre con maggior frequenza si sta verificando è quella di minori che producono materiale pedopornografico realizzato con la tecnica del "video/foto editing" o che si riprendono nelle parti intime e si scambiano le relative immagini ignorando che, in tal modo, si rendono responsabili di reati severamente puniti dalla legge (produzione e diffusione di materiale pedopornografico). Spesso, in particolare, in occasione degli incontri di sensibilizzazione, i genitori chiedono come possano proteggere i propri figli da tali insidie e la risposta non può che essere quella di costruire, giorno dopo giorno e mantenere sempre vivo, il dialogo, a 360 gradi, con i loro figli. Se non si fa parte del mondo e della vita dei propri figli, sarà poi molto difficile poter intervenire in maniera efficace di fronte ad un loro problema riguardante la pedopornografia e da tutti quei rischi legati alla minore età.
09/02/2015

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