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Internet: rischi reali del mondo virtuale

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Conferenza per scuole organizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con Raiffeisen OnLine

In Italia, un adolescente su quattro vaga nell'internet fino a dieci ore al giorno. Sotto i 13 anni uno su cinque ha creato un profilo nei social network mentendo sulla propria età. Spesso, i giovani non sono consapevoli dei rischi a cui vanno incontro nel web, dalla pedopornografia on-line al cyberbullismo, dal furto di identità alle truffe via internet. A queste e ad altre minacce, la Polizia postale di Bolzano e il provider internet altoatesino Raiffeisen OnLine hanno dedicato oggi all'auditorium dell'Eurac, a Bolzano, una conferenza dal titolo "Internet: rischi reali del mondo virtuale", rivolta ai ragazzi del biennio delle scuole superiori. Dopo i saluti di Giansante Tognarelli, dirigente della Divisione Anticrimine presso la Questura di Bolzano, e di Peter Nagler, direttore di Raiffeisen OnLine, i sovrintendenti della Polizia postale e delle comunicazioni Luigi Lamberti e Roberto Santin e Dietmar Elsler, esperto social di Raiffeisen OnLine, hanno fornito ai ragazzi degli istituti "Galilei" e "Pascoli" consigli pratici su come proteggere la privacy nelle reti sociali. Soprattutto da parte dei giovani, infatti, i social network vengono utilizzati proprio per condividere informazioni personali, immagini e video, ma spesso i ragazzi ignorano le conseguenze della perdita del controllo di questi dati. Lamberti e Santin hanno ricordato agli studenti che tutto ciò che viene pubblicato o condiviso in rete può rimanervi per sempre, e che per pubblicare in rete immagini di altre persone occorre il consenso degli interessati per escludere eventuali azioni legali per violazione del diritto alla privacy. Elsler ha invece posto l'accento sugli accorgimenti tecnici da adottare per evitare il furto di dati, ad esempio attraverso intrusioni nelle reti WiFi libere, molto popolari tra i ragazzi perché consentono di collegarsi gratuitamente all'internet con lo smartphone. In un'esercitazione pratica, ha poi invitato i ragazzi a verificare su un apposito sito la sicurezza delle password create per i propri account, mostrando come sia possibile, per un computer di medie dimensioni, crackare in una frazione di secondo una password che non risponde ai criteri di sicurezza. Su invito della Polizia di Stato, alla conferenza è intervenuto anche Massimiliano Frassi, giornalista, scrittore e presidente dell'ONLUS Prometeo, in prima linea in Italia nella lotta alla pedofilia. Frassi ha citato alcuni casi concreti di abuso, portando le testimonianze delle vittime. In Italia, l'età media delle vittime di pedofilia si sta drasticamente abbassando ed oggi la fascia più esposta è quella da 0 a 4 anni, mentre, ha spiegato Frassi, in internet i pedofili cercano sempre più immagini di bimbi piccolissimi, addirittura neonati.
06/06/2014

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