Questura di Bolzano

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162° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato

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Discorso del Signor Questore

Prima di iniziare il mio breve intervento voglio rivolgere un cordiale saluto ai presenti ed in particolare alle Autorità intervenute che con la loro partecipazione non solo testimoniano la vicinanza alla Polizia di Stato ma danno lustro a questa sobria cerimonia. Cerimonia che si svolge nella formula odierna così come voluta dal Dipartimento della P.S. e personalmente condivisa. Oggi ricorre il 162° anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, le nostre radici infatti risalgono al 1852 quanto venne istituito il Corpo delle Guardie di P.S., in un periodo storico di grande mutamento sociale ed istituzionale, nel corso del quale cominciarono ad affermarsi fondamentali principi di convivenza civile tra cui quello della sovranità popolare, pur se limitata, e quello di un più avanzato concetto di legalità. L'originario Corpo delle Guardie di P.S. ha assunto nel tempo denominazioni diverse (Corpo delle Guardie di Città, Corpo delle Regie Guardie per la Pubblica Sicurezza, Corpo degli Agenti di P.S.) mantenendo però due aspetti che ancora oggi ci caratterizzano: la stretta dipendenza da un Autorità civile e una prevalente se non esclusiva presenza nei centri urbani a maggior densità abitativa. È l'anno 1981, con la legge 121, che pone però le fondamenta dell'attuale Polizia di Stato: il legislatore, in un momento particolarmente sofferto per il nostro Paese, attraversato da profonde tensioni sociali, dilaniato dal terrorismo ma anche da violente manifestazioni di piazza, dopo un lungo processo di gestazione, volle innovare profondamente il sistema della sicurezza nazionale smilitarizzando l'allora Corpo delle Guardie di P.S. ed introducendo, oltre ad alcune importanti e fondamentali garanzie per il personale (sindacalizzazione, definizione dell'orario di servizio, indennità per il lavoro straordinario ecc.), soprattutto un assetto normativo che facesse chiarezza, in un sistema complesso, sulle responsabilità del mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, sia a livello nazionale (indicando nel Ministro dell'Interno l'autorità di P.S.) sia a livello provinciale (nelle figure del Prefetto e del Questore). Sono passati più di 30 anni e l'impianto della 121, pur mantenendo, nei suoi aspetti fondamentali, la sua validità, ha sicuramente bisogno di una rivisitazione. Sono cambiati infatti gli scenari: Ai cinque Corpi nazionali di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia Forestale, già di per se troppi) si sono aggiunti i Corpi di polizia locale (comunali e provinciali) che a pieno titolo rivendicano un ruolo nell'ambito della sicurezza urbana. È di tutta evidenza, senza scendere nei dettagli (basti dire che ogni forza di polizia nazionale dipende organicamente da 5 ministeri diversi, così come le polizie locali dipendono dai Comuni e dalle Province) che un sistema così articolato ha bisogno urgente di una semplificazione che, pur se complessa da realizzare, appare non più rinviabile anche in considerazione dei costi complessivi (decine di miliardi di euro). È cambiato soprattutto il panorama criminale ed il suo modo di manifestarsi (penso al crimine informatico, a quello finanziario, alla corruzione perseverante nella Pubblica Amministrazione, alla trans-nazionalità della criminalità organizzata, alla difficoltà di proteggere una società tecnologicamente sempre più avanzata). Fatta questa premessa di carattere storico sulle nostre origini e di carattere generale del contesto in cui ci troviamo ad operare, veniamo alla nostra realtà. Sono stato designato Questore della Provincia Autonoma di Bolzano giusto un anno fà (era il 2 maggio 2013) quindi posso oggi parlare con maggiore cognizione della realtà che caratterizza questa meravigliosa terra. Quando arrivai la definii, cadendo in un luogo comune, una "isola felice", confortato dalle notizie che avevo preventivamente acquisito sull'andamento della criminalità in provincia. Ora dopo un anno non userei più quella definizione, non perché lo scenario criminale sia cambiato in peggio anzi i dati, che evito di enunciare nel dettaglio per la loro corposità ma che sono disponibili per la stampa, danno un decremento generale dei reati: - 6% in Provincia e - 10% nel capoluogo. Non userei più quella definizione solo perché quando si è abituati a vivere senza particolari ansie derivanti da un martellante stillicidio di reati, come avviene in altre parti del nostro Paese, ogni manifestazione delinquenziale, anche la più comune, assume una particolare rilevanza. Ciò non significa che non sia giustificata una certa preoccupazione che deriva da una maggiore incidenza, pur nel decremento dell'andamento generale, di alcune fattispecie delittuose che più allarmano la cittadinanza. Sono aumentati del 3% in tutta la provincia i furti in abitazione, così come risultano aumentati gli scippi sia nel capoluogo che in Provincia. Al contrario proprio perché riteniamo più che giustificata la preoccupazione, che non può però essere ritenuta un vero "allarme sociale", oltre che insistere nella direzione della "Polizia di prossimità" e della "Sicurezza partecipata", che sono oramai alla base della nostra attività, abbiamo destinato le nostre migliori risorse nel "controllo del territorio" ritenendo una priorità contrastare al meglio delle nostre possibilità soprattutto il fenomeno dei furti e quello dello spaccio di sostanze stupefacenti, per le sue devastanti conseguenze sociali. Fenomeno questo che interessa purtroppo sempre di più i giovani, insieme alla crescente assunzione, spesso sconsiderata, di alcolici. Abbiamo aumentato il numero delle "Volanti" portandole dalle 2/3 alle 4/6 attuali, per ogni turno di servizio, che significa 20/30 pattuglie ogni 24 ore. A tale proposito voglio ringraziare le nostre organizzazioni sindacali per la sensibilità dimostrata nella circostanza. Quando mi sono insediato avevo affermato che l'efficacia dell'azione di contrasto non si basa solo sui numeri e quindi sulle risorse umane disponibili ma era importante agire sulla preparazione e sulla motivazione del personale, nella assoluta convinzione che è preferibile avere un poliziotto preparato e motivato piuttosto che due scarsamente qualificati e poco consapevoli delle loro responsabilità. Abbiamo quindi, in questo ultimo anno, intensificato, qualificandola maggiormente, l'attività relativa all'aggiornamento professionale anche in collaborazione con istituzioni esterne, come tradizionalmente avviene con la Procura, avviando inoltre proficue sinergie con la Libera Università di Bolzano, che ringrazio per la disponibilità ed il qualificato contributo, ed aprendoci con più convinzione alle associazioni che perseguono finalità sociali. Sul piano delle motivazioni, abbiamo cercato di organizzare meglio alcuni settori, in particolare quello delle "Volanti", professionalizzando ulteriormente la "Centrale operativa" che ora vede la costante presenza di un Ufficiale di P.G. nell'arco delle 24 ore per 365 giorni con l'intento evidente di migliorare complessivamente il servizio di controllo del territorio. Così come abbiamo riqualificato la "Divisione Anticrimine"nel settore che si occupa di minori e soggetti deboli, che vede ora anche la presenza di una psicologa della Polizia, proprio per svolgere meglio il delicato lavoro. Fare il poliziotto oggi però è sempre più difficile. Non solo per le feroci strumentalizzazioni che periodicamente ricadono ingiustamente su tutti noi. I comportamenti individuali irragionevoli ed irresponsabili, in alcun modo tollerabili, spesso finiscono per offuscare il sacrificio di tanti. Non vogliamo indulgenza ma comprensione per un lavoro che ci pone sovente di fronte a situazioni particolarmente difficili da affrontare e che quindi merita rispetto. Sia chiaro chi sbaglia deve pagare, anche in misura più severa per il ruolo che la legge ci assegna, ma generalizzare è sempre profondamente ingiusto. Non sarebbe onesto però da parte mia non fare riferimento anche alla progressiva contrazione degli organici (siamo passati negli ultimi anni da quasi 110.000 a circa 96.000 unità, a livello nazionale) ed alla prevista rivisitazione di alcuni presidi territoriali, così come non si può sottacere il blocco delle retribuzioni che oramai dura da 3 anni. Siamo consapevoli delle attuali difficoltà che il nostro Paese sta attraversando e della necessità inderogabile di ridimensionamento della spesa pubblica, ma sono certo che si troverà il modo, razionalizzando l'intero sistema della sicurezza, di ridurre in maniera significativa i costi, senza inficiare l'efficienza complessiva. Ciò premesso, per quanto concerne gli appartenenti alla Polizia di Stato della provincia di Bolzano, è giusto riconoscere loro il massimo impegno ed a loro và la mia personale gratitudine per i risultati conseguiti nell'ultimo anno, che qui voglio sinteticamente richiamare: Misure di prevenzione: Gli Avvisi Orali, passano da 42 a 69, del 2013/2014; i Fogli di Via Obbligatori da 20 a 58; le Sorveglianze Speciali di P.S da 3 a 6. Sono, inoltre, aumentati gli ammonimenti per Stalking ex. art. 8 L. 38 del 2009 e quelli per Violenza Domestica ex. art. 3 L. 119 del 2013 che passano, complessivamente, da 3 a 20. D.I.G.O.S. Notevole è stato l'impegno della D.I.G.O.S. nel monitorare le situazioni suscettibili di tensioni sociali e nel garantire condizioni di sicurezza in occasione di eventi a rischio. Attività di polizia giudiziaria La Squadra mobile, in sinergia con le "Volanti", ha denunciato, nell'ultimo anno, a piede libero 192 persone ed in stato di arresto 88. Controllo del territorio Per quando riguarda il controllo del territorio da parte dell'U.P.G.S.P. sono aumentate le pattuglie impiegate da una media di 2/3 nel periodo 2012/2013alle4/6 del 2013/2014. Le chiamate pervenute al "113" sono state 22.778 nel corso dell'ultimo anno. Polizia Amministrativa Sono aumentati i provvedimenti ex art. 100 T.U.L.P.S. da 5 a 7, mentre sono 340 gli esercizi pubblici complessivamente controllati. Sono stati rilasciati nel corso dell'ultimo anno 13.808 passaporti. Ufficio Immigrazione Gli stranieri soggiornanti stabilmente sul territorio provinciale sono passati da 26.989 a 27.247. Le autorizzazioni al soggiorno prodotte sono complessivamente 10.156, nell'ultimo anno. Resta stabile il numero delle espulsioni amministrative (da 46 a 45 nel 2013/2014) mentre aumentano le espulsioni giudiziarie, con accompagnamento alla frontiera, che passano da 5 a 11. Polizia Ferroviaria Le persone denunciate in stato di libertà dalla Polfer sono aumentate da 30 a 32. Sono state identificate nell'ultimo anno 13.758 persone (di cui 6.521 stranieri). Polizia Stradale Sono aumentate le pattuglie impiegate, dalle 5.822 del 2012/2013 alle 6.803 dell'ultimo anno. E' cresciuto anche il numero delle infrazioni accertate, da 12.323 a 13.980 e delle persone controllate con etilometro e precursore che sono passate da 32.071 del primo periodo alle 37.705 del secondo. In aumento anche le patenti di guida ritirate, da 354 a 547 nel 2013/14. Polizia Postale e delle Comunicazioni Costante è, infine, l'impegno della Sezione della Polizia postale e delle comunicazioni nel contrasto all'uso distorto delle tecnologie informatiche; crescono i soggetti denunciati per E-commerce da 41 a 50 del 2013/14, e le attività di perizie informatiche delegate dall'autorità giudiziaria da 20 a 50. Le persone complessivamente denunciate all'Autorità Giudiziaria nell'ultimo anno sono state 1.826, mentre il numero delle persone arrestate ammonta a 191. Concludendo, nel ringraziare le Autorità intervenute in particolare il Presidente del Tribunale d.ssa Elsa Vesco, don Bernhard Holzer in rappresentanza del Vescovo, i colleghi, l'A.N.P.S. e tutti i presenti, non posso non citare il Signor Commissario del Governo d.ssa Elisabetta Margiacchi, con la quale ci confrontiamo costantemente nell'interesse della collettività, il Signor Presidente della Provincia dr. Arno Kompatscher ed il Signor Sindaco dr. Luigi Spagnolli per la loro presenza e per i cordiali rapporti intercorrenti il Signor Procuratore della Repubblica dr. Guido Rispoli per il proficuo rapporto che esiste a beneficio dell'attività investigativa. Un ringraziamento sentito inoltre ai rappresentanti dell'informazione che nell'esercizio del loro fondamentale ed autonomo ruolo ci consentono non solo di comunicare con i cittadini ma soprattutto di percepire al meglio le loro istanze. Da ultimo, ma solo per esaltarne la rilevanza, voglio ringraziare i Comandanti provinciali dell'Arma dei Carabinieri, Col. Giuliano Polito, e della Guardia di Finanza, Col. Giulio Piller, con i quali condividiamo il quotidiano impegno nel cercare di garantire a questa provincia ed ai suoi cittadini le migliori condizioni di legalità e sicurezza.
10/05/2014

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