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Aveva due identità

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Denunciato a piede libero cittadino pakistano

Un cittadino pakistano è stato denunciato dalla Squadra Mobile dopo una lunga indagine che ha coinvolto il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell'Interno e la Polizia Spagnola. L'uomo residente a Bolzano, ma più precisamente in Italia dal 2009, veniva conosciuto nella comunità pakistana della città come una persona dalla doppia identità. In questi casi le segnalazioni vengono attentamente vagliate dagli investigatori al fine di evitare eventuali infiltrazioni criminali che possono ricondurre a cellule terroristiche internazionali. Come nelle migliori spy story di Ian Fleming l'uomo che a Bolzano era residente con la famiglia e aveva richiesto un permesso di soggiorno come badante in realtà risultava gestire da diversi anni insieme ad una compagna diversa dalla moglie un bar kebab in una nota località turistica spagnola. Gli accertamenti richiesti alla Polizia Iberica confermavano la presenza nel loro Stato dal 1991 e che lo stesso risultava in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Già, peccato che i dati riportati risultavano completamente diversi, così come una serie di documenti che l'uomo esibiva ad ogni controllo delle autorità locali! In questi casi per verificare l'esatta identità di una persona si comparano le impronte digitali ed ecco che a questo punto entra in campo il Servizio Polizia Scientifica di Roma che ricevute le copie foto segnaletiche e le impronte dell'uomo assunte dalla Polizia iberica, non ha dubbi: il pakistano "italiano" e quello "spagnolo" sono la stessa persona. A questo punto l'uomo che si sa trovarsi a Bolzano viene ricercato con discrezione dalla Mobile, non trovandolo a casa presso la "famiglia" vengono monitorati gli spostamenti sul territorio nazionale e i viaggi da e verso la Spagna accertamenti che davano esito positivo presso una nota compagnia aerea low coast. C'è di più, tramite l'Inps i giorni in cui l'uomo risulta imbarcarsi sui voli da e per la Spagna, un ristorante di Bolzano comunicava fittiziamente la presenza in servizio di I.A. quando invece in tali date era sicuramente in Spagna, mentre gli accertamenti all'agenzia delle entrate dimostrano inequivocabilmente che il reddito dichiarato risulta insufficiente per pagare l'affitto e mantenere una famiglia composta da mogli e tre figli a meno che non abbia altre entrate. Siamo all'epilogo a metà dicembre l'uomo viene finalmente rintracciato dalla polizia di Frontiera presso l'aeroporto di Milano- Malpensa dove era appena atterrato dal Pakistan. Agli uomini della Mobile non resta altro che imputargli diversi capi d'accusa ( perché trovato in possesso di documenti falsi per l'espatrio,per aver utilizzato doc. contraffatti al fine di determinare il rilascio del permesso di soggiorno, per fruire della sanatoria "colf-badanti" ed ottenere il ricongiungimento di alcuni familiari, per avere falsamente attestato di essere clandestino per aver sostituito la propria all'altrui persona, per avere attestato falsamente l'identità di I.A.) ma perlomeno viene tirato un sospiro di sollievo , non è un terrorista. All'uomo viene imposta la misura cautelare relativa all'obbligo di dimora nel comune di Bolzano e l'obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria per due volte al giorno. Bolzano, 28 dicembre 2012
28/12/2012

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