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Furgone sospetto controllato dalla Polizia

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Denunciati 9 rumeni per truffa

Nella giornata di ieri gli agenti della Squadra Volante, durante il servizio pomeridiano, notavano fermo sul ciglio destro della strada, poco prima del centro commerciale "Twenty", un furgone bianco con a bordo numerose persone in atteggiamento sospetto. Procedevano quindi al controllo del mezzo, con a bordo dei cittadini rumeni. Questi, all'atto del controllo apparivano agitati e, alla richiesta di documenti del veicolo, rispondevano di non sapere dove si trovassero in quanto il mezzo era di proprietà di un loro amico, che si trovava all'interno del centro commerciale. Poco dopo giungeva il proprietario del mezzo, un 27enne di nazionalità rumena, il quale, nel prelevare i documenti dalla tasca portaoggetti della portiera del furgone, permetteva agli operatori di notare una lastra radiografica con un'estremità sgualcita e piegata. Considerato che l'oggetto viene solitamente utilizzato da malintenzionati per aprire le porte degli appartamenti, e non risultando logica la presenza dello stesso nel portaoggetti della portiera, si riteneva opportuno sequestrare la lastra in questione poiché da ritenersi strumento di effrazione. Inoltre il proprietario del mezzo, nell'esibire la patente, apriva un trolley da viaggio , ove gli operatori notavano celati tra i vestiti alcune confezione nuove, ancora imballate, di Smart Phone che venivano anch'esse sequestrate. Gli agenti accompagnavano i cittadini rumeni presso gli uffici della Questura per ulteriori accertamenti, nel corso dei quali venivano rinvenute varie carte di credito, alcune delle quali visibilmente alterate e presentanti un'abrasione che cancellava parte dell'intestazione dell'Istituto di credito rilasciante. Oltre all'evidente alterazione presente sui documenti bancari, destava sospetto il loro possesso da parte dei cittadini rumeni in questione, in quanto non avevano alcun lavoro e non sapevano indicare alcun domicilio al quale poter essere rintracciati. Inoltre apparivano trasandati, con indumenti sporchi, dimostrando una scarsa igiene come se fossero senza tetto. Detti elementi facevano dunque dubitare circa il legittimo possesso di carte di credito da parte dei predetti. Da ulteriori accertamenti effettuati all'interno del negozio di Media Word, gli operatori venivano a conoscenza che si erano presentati due cittadini rumeni, che corrispondenti alla descrizione dei fermati, i quali cercavano di acquistare una Smart Phone, cercando di stipulare il contratto a nome di un connazionale, ma non riuscendo a perfezione la transazione. Per i fatti sopra esposti i nove rumeni venivano tutti denunciati per il reato di truffa. Venivano inoltre sequestrati 8 Smart Phone di recente acquisto e 16 carte di credito contraffatte.
02/11/2011

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