Poliziotti austriaci effettuano un corso informativo presso la Questura di Bolzano
Al fine di favorire ed intensificare la cooperazione transfrontaliera tra la Polizia di Stato in Alto Adige e l'Ufficio Federale di Polizia del Tirolo (A), la Questura di Bolzano ha ospitato per due settimane 2 due alti funzionari provenienti rispettivamente dal "Landeskriminalamt" (Ufficio Federale Anticrimine del Tirolo) e dal Stadtpolizeikommando (Commando Polizia di Innsbruck), entrambi con una lunga esperienza nell'attività di contrasto al crimine. Gli Ufficiali hanno avuto modo di conoscere le locali strutture di Polizia, l'organizzazione delle Forze di Polizia, con particolare riferimento al lavoro giornaliero che viene svolto dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni criminali, come l'immigrazione clandestina, la prostituzione, la tratta di esseri umani, il traffico illecito di autoveicoli, il falso documentale, lo spaccio di sostanze stupefacenti e tanti altri. Questo tipo di collaborazione trova origine in un accordo bilaterale tra la Repubblica d'Austria e la Repubblica Italiana avente per oggetto la cooperazione di Polizia in ambito transfrontaliero, che prevede anche la possibilità di procedere ad uno scambio tra le Parti del proprio personale, con finalità di una sempre più approfondita conoscenza delle metodologie reciproche di lavoro e per una più efficace collaborazione. In virtù di detto accordo e della Convenzione applicativa dell'Accordo di Schengen sono considerate zone di frontiera per la Repubblica italiana i territori delle Province di Bolzano, Belluno e Udine. Nelle zone di frontiera delle due Parti contraenti operano i rispettivi Uffici di collegamento, che riferito alla nostra Provincia è individuato nella Questura di Bolzano. Ai fini della salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica, nonché per la prevenzione e la repressione di reati nella zona di frontiera, gli Uffici di collegamento collaborano direttamente tra di loro e si scambiano reciprocamente le informazioni e si prestano la necessaria assistenza. Gli Uffici di collegamento delle due Parti contraenti concordano procedure d'informazione preventiva e piani di intervento comuni da attivare. I due funzionari, durante la loro permanenza di due settimane a Bolzano, hanno avuto modo di conoscere meglio tutti gli Uffici interni della Questura di Bolzano, nonché i reparti speciali. Hanno avuto modo anche di visitare il Commissariato di P.S. di Merano, il locale Compartimento Polizia Stradale, il locale Comando della Polizia Municipale e la Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura, ciò al fine di fare conoscere, in sintesi, anche i parametri del nostro ordinamento giuridico. Proprio in relazione ad una criminalità internazionale sempre più diffusa e penetrante, questa forma di cooperazione diretta riveste una grande importanza nell'attività di contrasto e senz'altro, l'esecuzione di interventi comuni e coordinati permettono di giungere ad un risultato condiviso. Esempi di tali operazioni sono l'individuazione, due settimana addietro, di un sodalizio criminoso, la cui indagine è stata svolta a Bolzano dalla Squadra Mobile ed a Innsbruck da quella Divisione Anticrimine, dove in "contemporanea" sono stati arrestati tutti i componenti del precitato sodalizio dedito alle truffe finanziarie (c.d. rip deal). Altro esempio di una perfetta collaborazione con la Polizia austriaca sono anche gli arresti operati congiuntamente in territorio austriaco ed in quello italiano di 3 criminali, resisi responsabili di una rapina a mano armata in località Assling (A).