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La Squadra Mobile denuncia tre persone

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Accusati di truffa, falsità materiale e appropriazione indebita

Personale della Squadra Mobile ha denunciato un cittadino extracomunitario di nazionalità marocchina di anni 58 e un cittadino di nazionalità pakistana di anni 31 per il reato di appropriazione indebita ai danni di una cittadina extracomunitaria di nazionalità marocchina. In particolare la vittima, a causa della precaria situazione economica in cui versava, chiedeva al suo ex socio di lavoro, di trovare delle persone interessate all'acquisto di due autovetture a lei intestate. Dopo un periodo di assenza la donna chiedeva all'uomo sopra citato, informazioni circa una delle vetture. Quest'ultimo affermava di averla posteggiata presso un parcheggio di Bolzano e di aver consegnato le chiavi al suo socio. Interpellato l'uomo, questo dichiarava di non saper nulla al riguardo e di non aver mai ricevuto le chiavi della vettura di cui trattasi. La donna a quel punto si accertava presso l'ACI che la vettura in questione risultava radiata dalla banca dati per esportazione con atto di compravendita. Dopo diversi accertamenti da parte degli operatori, si veniva a conoscenza che il pakistano e il marocchino avevano venduto la macchina ad una ditta con sede in Germania. Per i fatti sopra esposti i due soggetti venivano quindi denunciati. La Squadra Mobile ha denunciato inoltre una cittadina proveniente dall'Honduras, di anni 28 per falsità materiale ai danni di un medico che esercita la professione presso una struttura ospedaliera. La denunciante infatti si ritrovava a sua insaputa ad aver effettuato una dichiarazione attestante l'elargizione futura di un contributo provinciale, da concedere in favore di una cittadina straniera. Su detta attestazione, oltre ad essere riportate l'intestazione "Comprensorio Sanitario di Bolzano" ed altre indicazioni, era stato apposto un timbro ambulatoriale riportando il nome, cognome e la sottoscrizione del medico in questione. Ovviamente si trattava di un documento che la dottoressa non aveva mai visto prima e sul quale non aveva mai apposto il timbro in questione. In effetti, a ben guardare, si trattava di una copia di un timbro digitale, ovvero un timbro che era memorizzato all'interno del suo P.C. e che veniva apposto in automatico sulle impegnative che solitamente rilascia. Dopo alcuni accertamenti effettuati dagli Agenti della Squadra Mobile, si appurava che la donna, visitata tempo prima in ambulatorio e alla quale il medico aveva rilasciato più di un'impegnativa, avesse ritagliato il suddetto timbro e lo avesse incollato sull'attestazione in questione. La cittadina straniera infatti, aveva presentato la suddetta dichiarazione al fine di ottenere un finanziamento di 6.275,00 euro. Per i fatti sopra esposti si provvedeva quindi a denunciare la 28enne straniera. Infine gli Agenti della Squadra Mobile hanno denunciato per truffa un uomi di 30 anni ai danni del titolare di una tenuta di vini gestita da una coppia bolzanina. Nello specifico i querelanti riferivano che qualche mese prima si era presentato presso detta azienda l'uomo sopra citato , il quale, qualificandosi per commerciante di vino, richiedeva una fornitura di tale prodotto , richiedendo contestualmente il pagamento a mezzo ricevuta bancaria. Il titolare, non conoscendo il cliente, inizialmente rifiutava tale richiesta, ma successivamente il truffatore esibiva un certificato di attribuzione del nr. di partita IVA ed una fattura di un'altra ditta che aveva provveduto regolarmente a pagare. Detto individuo, al fine di acquistare la fiducia del querelante, riferiva inoltre di essere un commerciante di vini noto in zona e gli mostrava, altresì, un carnet di assegni, aggiungendo di aver sempre pagato regolarmente i suoi fornitori. Ricevute tali assicurazioni, il titolare della ditta effettuava in favore del soggetto in questione, quattro forniture di vino per un valore di 17.060,52 euro, con l'accordo che il pagamento sarebbe stato effettuato a mezzo bonifico bancario. Naturalmente l'uomo non provvedeva ad effettuare il pagamento e, contattato telefonicamente dal titolare questo si giustificava asserendo che vi erano stati ritardi nei pagamenti, forse a causa delle festività natalizie e che comunque avrebbe provveduto quanto prima al pagamento in contanti della merce acquistata, ciò che poi in realtà non è mai avvenuto e successivamente l'uomo non risultava più raggiungibile alle due utenze telefoniche che aveva lasciato alla vittima. Si fa presente che a seguito di indagini da parte di questo Uffcio, il nominato annovera a suo carico precedenti di Polizia per furto aggravato ed insolvenza fraudolenta.
12/03/2011

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