La Polizia arresta due albanesi per sfruttamento alla prostituzione

Denunciate due prostitute per false dichiarazioni

Nella nottata trascorsa, gli uomini della Squadra Volante della Questura di Bolzano, diretti dal Commissario Capo Giuseppe Tricarico, hanno tratto in arresto due cittadini albanesi di 28 anni e di 20 anni per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e denunciato due cittadine rumene per false attestazioni a Pubblico Ufficiale. In particolare gli agenti dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di meretrici stanziali che asserivano di accese discussioni con due prostitute sconosciute appena giunte a Bolzano, e anche di minacce da parte di due individui, presunti protettori delle stesse, per spingerle a passare sotto il loro controllo, mettevano in essere un' attività di ricerca estesa all'intero territorio cittadino sia dei due uomini che delle due nuove meretrici. Sulla base delle descrizioni fornite, gli agenti riuscivano ad individuare l'autovettura con a bordo i due individui, che risultavano essere due cittadini albanesi. All'interno della loro autovettura venivano rinvenuti numerosi indumenti femminili e diverse confezioni di preservativi (all'incirca 150), dei quali i giovani non sapevano giustificare la presenza. Vista la situazione veniva fatto un controllo presso la stanza di un albergo bolzanino presso cui dimoravano da soli tre giorni, dove si scopriva che, oltre a loro, alloggiavano proprio le due prostitute che, nel frattempo, erano state individuate e fermate da un'altra pattuglia della Squadra Volante. Essendosi così accertato il legame tra i due albanesi e le due prostitute romene (che inoltre ammettevano la proprietà dei vestiti rinvenuti nella macchina dei due giovani) e assunte le testimonianze delle altre meretrici minacciate, i due giovani albanesi (di cui uno non in regola con il permesso di soggiorno) venivano tratti in arresto e messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Le due romene venivano denunciate per false attestazioni a P.U. in quanto, in un primo momento, negavano di conoscere i due albanesi.