Un arrestato, 6 denunciati, 7 allontanati, sequestri di eroina, cocaina e armi da taglio e la chiusura di 3 bar
Anche durante tutta la passata settimana, dal 6 al 12 dicembre, è proseguita con la massima intensità l’attività di contrasto alla criminalità e di controllo del rispetto delle normative anti-COVID da parte della Questura di Bolzano.
Gli sforzi in tal senso sono stati ulteriormente intensificati in considerazione della massiccia presenza, soprattutto nel centro cittadino, di abitanti che si sono dedicati allo shopping prenatalizio e di turisti che hanno approfittato della festività infrasettimanale.
Le pattuglie della Squadra Volante, con il supporto quotidiano di due pattuglie specializzate del Reparto Prevenzione Crimine “Lombardia” di Milano, affiancate, per i servizi antidroga, dalle Unità Cinofile della Guardia di Finanza di Bolzano, hanno identificato oltre 800 persone, 200 circa delle quali sono state sottoposte agli specifici controlli sull’osservanza delle disposizioni di contrasto alla pandemia.
Le operazioni hanno portato all’arresto in flagranza di un pregiudicato ed alla denuncia a piede libero di quattro persone, mentre sette sono state le persone sanzionate ed allontanate per 48 ore dall’area compresa tra i Giardini della Stazione e Piazza Verdi e due quelle segnalate quali assuntori di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90.
Particolarmente significativa è stata l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella serata di giovedì 9 dicembre, gli operatori del Reparto Prevenzione Crimine, coadiuvati da un equipaggio della Squadra Volante, hanno effettuato un controllo in via Perathoner, notando un gruppetto di giovani, che, alla loro vista, si è sparpagliato in diverse direzioni. Nonostante il fuggi fuggi generale, i poliziotti sono riusciti ad individuare e bloccare un cittadino tunisino, che aveva, poco prima, ceduto una dose di sostanza stupefacente ad un ragazzo tossicodipendente. Sottoposto a immediata perquisizione, lo straniero, risultato irregolare sul territorio nazionale, è stato trovato in possesso di 17 involucri termosaldati contenenti circa 13 grammi di cocaina con un notevole grado di purezza. Lo stesso è stato pertanto arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio ed associato presso la locale Casa Circondariale.
Nel pomeriggio di venerdì, le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, assieme ad una Volante e a due unità cinofile della Guardia di Finanza, hanno proceduto ad una serie di controlli sia nel centro città che in periferia.
Nei pressi dei Giardini della Stazione è stato controllato un tossicodipendente trovato in possesso di una dose di cocaina del peso di 0,28 grammi. I poliziotti sono successivamente risaliti all’autore della cessione che si era allontanato prima del loro intervento.
L’acquirente è stato segnalato al Commissariato del Governo quale assuntore di sostanze stupefacenti, mentre il cedente è stato denunciato a piede libero per l’attività di spaccio.
Poche ore dopo, nel corso di uno specifico pattugliamento in zona Don Bosco, i poliziotti hanno seguito due soggetti che si introducevano con fare sospetto all’interno di un androne condominiale, sorprendendone uno nei pressi dell’accesso alle cantine dove si era appartato per consumare della droga.
Sottoposto ad immediata perquisizione, è stato trovato in possesso di 2,33 grammi di eroina, non suddivisa in dosi e di un coltello che sono stati sequestrati.
Il predetto è stato quindi segnalato quale assuntore di sostanza stupefacente e denunciato per il porto di un’arma da taglio.
L’altro soggetto, anch’egli perquisito e trovato in possesso di 7 dosi di eroina, del peso complessivo di 12,57 grammi, occultate sotto la biancheria intima, nonché della somma di 200 Euro, è stato denunciato a piede libero per la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Attente verifiche sono state effettuate anche nei confronti delle persone sottoposte a misure cautelari e detentive.
Di conseguenza, un 43enne bolzanino sottoposto a detenzione domiciliare è stato pizzicato fuori dalla sua abitazione e denunciato per evasione.
Numerosi anche i controlli per la verifica del rispetto della normativa anti-COVID: 266 le persone controllate, principalmente nei locali o sui mezzi di pubblico trasporto, di cui 12 sanzionate; 48 le verifiche nei pubblici esercizi, con 5 sanzioni ai titolari che non hanno effettuato le necessarie verifiche e 3 i provvedimenti di chiusura.
Per quanto riguarda le chiusure dei locali, di cui, in parte, è già stato riferito nei giorni scorsi, emergono ora dei particolari interessanti.
Si è appreso infatti che, nel caso del bar di Oltrisarco, chiuso cautelarmente per 4 giorni dalla Questura, uno dei tre soggetti sanzionati perché sprovvisti di “Green Pass” era un giovane straniero ben noto alle cronache ed Forze dell’Ordine per aver compiuto, nel recente passato, una lunga serie di reati, tra cui uno scippo ai danni di una donna anziana e che era stato accompagnato presso un Centro per il Rimpatrio del Sud Italia per essere definitivamente espulso dal territorio dello Stato. Purtroppo il giovane era riuscito ad allontanarsi proditoriamente dal Centro, dopo essersi fatto ricoverare in ospedale, ed era tornato nella nostra città, ma è caduto nella rete dei capillari controlli della Polizia e, dopo essere stato contravvenzionato, è stato nuovamente accompagnato presso un diverso Centro per il Rimpatrio.
Nel tardo pomeriggio di sabato una Volante ha effettuato un nuovo controllo presso il citato locale che aveva riaperto i battenti dopo la chiusura di 4 giorni precedentemente comminata.
All’interno è stato sorpreso un soggetto sprovvisto del “Green Pass rafforzato” e sanzionato assieme al gestore che non ha effettuato i dovuti controlli.
In considerazione della reiterazione delle violazioni, il locale è stato chiuso per ulteriori 5 giorni.
Nella giornata festiva di mercoledì 8 dicembre, gli operatori del reparto Prevenzione Crimine Lombardia, coadiuvati da un equipaggio della Squadra Volante, hanno invece controllato un locale di via Renon, rilevando la presenza, all’interno, di due soggetti sprovvisti del “Green Pass rafforzato”, uno dei quali stava consumando un bicchiere d’acqua.
I due uomini si sono giustificati, affermando di essere appena entrati nel locale perché uno dei due doveva assumere una pillola e per questo aveva chiesto un bicchiere d’acqua al gestore.
Il barista, dal canto suo, ha riferito ai poliziotti di aver contattato il “112” per segnalare la presenza delle due persone sprovviste della necessaria certificazione verde.
I poliziotti nel corso del controllo hanno però trovato all’interno del locale i telefoni cellulari dei due uomini che risultavano collegati per la ricarica già da parecchio tempo. Tramite la Centrale Operativa hanno inoltre verificato che la chiamata al “112” era successiva al loro controllo ed era durata pochi secondi poiché il gestore aveva riagganciato senza attendere la risposta.
Il titolare dell’esercizio ed i due avventori sono stati pertanto sanzionati ed è stata disposta la chiusura cautelare del locale per 5 giorni.
Un altro caso del genere si è verificato attorno alle 02.40 della notte tra sabato e domenica, quando, transitando lungo la via L. Da Vinci, una Volante ha udito musica ad alto volume provenire da un locale pubblico che risultava ancora aperto.
I poliziotti hanno controllato tutti gli avventori, intenti a consumare tranquillamente bevande al bancone ed ai tavoli, rilevando la presenza di 9 persone, tre delle quali sprovviste del “Green Pass rafforzato”.
Il gestore è stato pertanto sanzionato per la mancata verifica delle necessarie certificazioni verdi e per la protrazione dell’orario ed è stata inoltre disposta la chiusura cautelare del locale per 5 giorni.
Va da ultimo sottolineato come la costante attività di prevenzione e di controllo del territorio effettuata, anche nelle ore notturne, dalle Pantere della Polizia di Stato, mostri spesso la sua efficacia e gli immediati benefici per i cittadini, come avvenuto in una notte sempre della scorsa settimana.
Durante il consueto pattugliamento, alle 2 circa, una Volante ha incrociato due cittadini stranieri che stavano camminando lungo viale Trento.
Mentre procedevano al controllo dei due uomini, i poliziotti sono stati avvicinati da un ragazzo, il quale ha riferito che, al momento di inforcare la propria bicicletta posteggiata in Piazza Walther, si era accorto di non avere più il cellulare che teneva nella tasca del giubbotto e di essersi insospettito per la presenza nelle sue vicinanze proprio dei due soggetti fermati.
Non potendo contattare il “112”, si era messo al loro inseguimento a debita distanza, sperando di incrociare una pattuglia.
I poliziotti hanno quindi attivato le procedure di ricerca del dispositivo ed a quel punto i due, vistisi scoperti, hanno confessato di aver sottratto con destrezza il cellulare al ragazzo e di averlo nascosto nei pressi, alla vista della Pantera.
I due sono quindi stati portati in Questura e perquisiti, venendo trovati in possesso di un altro cellulare che riportava le indicazioni in lingua polacca ed anche di un giubbotto di notevole valore sul quale era ancora applicata la placca antitaccheggio.
Mentre il giovane derubato sporgeva denuncia di furto e rientrava in possesso del suo telefonino, giungeva una chiamata sul cellulare “polacco” da parte del suo proprietario.
L’uomo, un turista di Varsavia, riferiva ai poliziotti di aver incontrato, lungo la ciclabile, nei pressi dello stadio “Druso”, due uomini a lui sconosciuti, che lo avevano salutato ed abbracciato calorosamente e, solo parecchio tempo dopo, si era reso conto di non essere più in possesso del telefonino.
I due fermati sono stati quindi denunciati a piede libero per i furti commessi con destrezza e per la ricettazione o il furto del giubbotto asportato da un negozio di articoli sportivi, mentre il cittadino polacco è rientrato in possesso del telefonino.