Quest’anno la Polizia Stradale ed il "centauro", suo simbolo, festeggiano il loro 70° Anniversario in concomitanza con la centesima edizione del Giro dell’Emilia, un connubio questo tra il ciclismo e la specialità della Polizia di Stato da sempre particolarmente vicina al movimento ciclistico, nelle sue varie espressioni.
Nata come Specialità della Polizia di Stato il 26 novembre 1947 con Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n.1510 del 26 novembre 1947, la Polizia Stradale ha orientato le strategie operative e la propria attività con l’obiettivo di garantire l’esercizio della libertà di circolazione come bene fondamentale tutelato dalla Costituzione, nel rispetto della legalità e della sicurezza.
Il 12 settembre, nella cornice della Regione Emilia Romagna, in Via della Fiera 8, verrà presentata un’iniziativa celebrativa di questi primi 70 anni, introdotta dal Dirigente del Compartimento Polstrada dell’Emilia Romagna Dott.ssa Piera Romagnosi, alla quale parteciperanno il Questore di Bologna Dott. Coccia, il Prefetto della Provincia Dott. Piantedosi e che vedrà, altresì, la presenza dei vertici del Ministero dell'Interno con il Direttore Centrale delle Specialità Prefetto Roberto Sgalla ed il Direttore del Servizio Polizia Stradale Dott. Giuseppe Bisogno.
Nel corso dell’evento verranno forniti dettagli circa l’iniziativa che prevede un ciclo di quattro conferenze che si terranno ogni giovedì di ottobre, saranno rivolte a studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori e tanti e molto attuali saranno gli argomenti trattati, quali l'omicidio stradale e gli effetti dell'uso e abuso di alcool e droga al volante, con approfondimenti del fenomeno dal punto di vista giuridico, grazie all'intervento del Procuratore Aggiunto Dott. Giovannini e l'analisi dei dati che fotografa la realtà felsinea a cura della Dott.ssa Del Borrello, Responsabile del Laboratorio di Tossicologia forense di Bologna.
La mobilità del futuro, dalle nuove infrastrutture all'auto senza guidatore sarà l'argomento del secondo incontro cui seguirà "Responsabilmente social" curato dalla Facoltà di Sociologia dell'Università di Bologna che ci aiuterà a comprendere il fenomeno del momento legato alla distrazione alla guida ed i rischi dei social network per concludere il ciclo con la " velocità e sicurezza stradale: esperienze a confronto", raccontato da piloti delle 2 e 4 ruote.
Il perché di questa scelta si lega all'esigenza di affrontare in modo anche critico il fenomeno della circolazione stradale in tutte le sue sfaccettature, da quelle più sensibili legate all'infortunistica a quelle più attuali dei social a quelle futuristiche della macchina senza conducente.