Nel pomeriggio di sabato 26 Agosto, personale della Squadra Mobile di Bologna ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino palermitano di 37 anni.
Nel primo pomeriggio del 19 Maggio 2017 un uomo armato di pistola a canna lunga e travisato in volto con un casco da motociclista nero e un paio di occhiali irrompeva all’interno del supermercato e minacciando le due commesse, presenti in quel momento all’interno, si è appropriato di circa 800 euro per poi fuggire.
Le immediate indagini basate sul racconto dei testimoni hanno consentito di individuare nel giro di breve tempo lo scooter rubato, utilizzato per la rapina e grazie alla visione delle telecamere presenti sul posto a rintracciare l’autore del furto dello scooter, risultato essere un pregiudicato italiano dedito a questa tipologia di reati.
Il confronto delle immagini acquisite sul luogo del furto dello scooter con quelle acquisite sul luogo della rapina e le descrizioni date dalle vittime e dai testimoni ha dimostrato l’incompatibilità fisica dei due soggetti, portando ad escludere che l’uomo che aveva sottratto lo scooter fosse il rapinatore del supermercato.
Grazie all’attivazione delle fonti investigative è stata individuata un’abitazione, presso cui trovava ospitalità un rapinatore trasfertista siciliano ed il 23 Maggio è stata effettuata la perquisizione dell’appartamento al cui interno è stato trovato l’uomo il quale forniva false generalità. Nella cantina dell’appartamento è stata recuperata l’arma utilizzata per la rapina, risultata essere una replica giocattolo priva dei segni distintivi di cui quest’ultime devono essere dotate e quindi perfettamente idonea a trarre in inganno le potenziali vittime. Oltre all’arma, nella cantina è stato recuperato il casco da motociclista e alcuni capi di abbigliamento corrispondenti a quelli utilizzati dal malvivente nel corso della rapina.
Tutti gli oggetti pertinenti la rapina sono stati sequestrati mentre l’uomo è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per furto emessa dalla Procura della Repubblica di Novara ed indagato per false attestazioni ad un Pubblico Ufficiale.
Successivamente, l’arrestato ha chiesto ed ottenuto la modifica dell’espiazione della pena con l’obbligo di presentazione quotidiana presso gli uffici di Polizia in luogo della reclusione chiedendo ulteriormente di effettuare tali obblighi nella città di Palermo.
Nel frattempo le risultanze investigative raccolte dalla Squadra Mobile hanno consentito al P.M. titolare dell’indagine di richiedere la misura cautelare per il reato di rapina aggravata, sopra descritta, commessa con armi da persona travisata.
Ora il palermitano è stato associato presso la Casa Circondariale di Palermo.