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Polizia di Stato: Una vita da social

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Una vita da social a Lignano

Al via la 4^ edizione di “Una vita da social” con #unaparolaeunbacio nell’ambito della manifestazione “Montecitorio A Porte Aperte”, alla presenza della Presidente della Camera On. Laura Boldrini.

 

L’evento di lancio del progetto sarà accompagnato dalla proiezione del docufilm cuoriconnessi all’interno della Sala della Lupa di Montecitorio.

 

La campagna educativa itinerante della Polizia di Stato sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy, sosterà in circa 45 città sul territorio nazionale ed europeo.

 

Roma, 5 febbraio 2017 -  Riparte da Piazza Montecitorio a Roma la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Patrocinio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori.

Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle tre edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Specialità hanno incontrato oltre 1 milione di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 106.125 genitori, 59.451 insegnanti per un totale di 8.548 Istituti scolastici, 30.000 km percorsi e 150 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con 108.000 like e 12 milioni di utenti   mensili sui temi della sicurezza online.

E proprio a dicembre 2016, “Una Vita da Social”, è stata selezionata dalla Commissione europea tra le migliori pratiche a livello europeo.

La decisione dell'istituzione comunitaria, di riconoscere alla nota campagna un indubbio carattere di originalità ed innovazione, è arrivata nel giorno in cui la Commissione europea ha lanciato la “Digital Skills and Jobs Coalition”, un’iniziativa per ridurre il divario esistente sulle competenze digitali in Europa, radunando tutta una serie di stakeholder del settore pubblico e privato degli Stati membri.

Una giuria indipendente, su input della Commissione europea, ha selezionato, tra 280 progetti mirati ad elevare le competenze digitali dei cittadini europei, l’iniziativa di successo della Polizia Postale italiana, individuandola come la più imponente ed incisiva campagna di sensibilizzazione mai realizzata da un organismo di Polizia.

Ancora una volta aziende come Baci Perugina, Facebook, Fastweb, FireEye, Google, Italiaonline con i portali Libero, Virgilio e SuperEva, Microsoft, Poste Italiane, Skuola.net,  Norton by Symantec, Tim, Vodafone, Wind Tre, Youtube e società civile scendono in campo insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: fare in modo che i gravi episodi di cronaca, alcuni dei quali culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie,  non avvengano più“.

L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, prevaricazione, diffamazione, molestie online attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”.

Gli studenti potranno lanciare il loro messaggio positivo attraverso un diario di bordo 2.0. Infatti, grazie alla collaborazione con Baci Perugina, da sempre messaggero d’amore, nasce #unaparolaeunbacio, l’hashtag per dire no al cyberbullismo documentando le tappe di Una Vita da Social attraverso la condivisione di foto e frasi di tutti gli studenti coinvolti.

Da Roma a Sanremo, da Alassio a Ivrea, da Varallo Sesia a Borgomanero, passando da Busto Arstizio, Settimo Milanese, Cremona, Lodi, Bergamo, Brescia, Riva del Garda, Lignano Sabbiadoro, San Donà di Piave, Rovigo, Poggibonsi, Firenze, Pistoia, Lucca, San Miniato, Imola, Forlì, Cesena, Porto Recanati, Camerino, San Benedetto del Tronto, Amatrice, Vasto, Bisceglie, Battipaglia, Lagonegro, Cosenza, Lamezia Terme, Tropea, Messina, Aci Castello, Cefalù, Palermo, Sanluri, Lanusei, Tempio Pausania, gli operatori della Polizia Postale, attraverso un truck allestito con un’aula didattica multimediale, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.

I dati registrati nel corso degli incontri nelle scuole evidenziano che le competenze digitali degli studenti provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico.

Ne deriva, pertanto, l’importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione degli studenti per far sì che la rete possa essere per loro una grande opportunità e non un limite, ma anche rivolte ai genitori e agli insegnanti.

I social network infatti sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità di tutti.

Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 dichiarano di aver avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo accolgono con favore gli incontri gli operatori della Polizia Postale per formare/informare all’uso dei social. 

E proprio successivamente a questi incontri è stato riscontrato un aumento consistente delle denunce di minori nei confronti di coetanei per episodi di bullismo e cyberbullismo.

 

Nella tappa di Imola, prevista per il 14 marzo alle ore 9 presso l’area lungo fiume in via Pirandello, la Polizia Postale incontrerà i ragazzi degli Istituti Comprensivi n. 2, 4, 5, 6 e 7 di Imola, gli studenti del Liceo A. Da Imola, dell’Istituto Paolini-Cassiano, dell’Alberghetti, dello Scarabelli-Ghini e un gruppo proveniente dall’Istituto Professionale Odontotecnico di Faenza. Saranno anche presenti, quali testimonial d’eccezione, alcuni sportivi del panorama imolese.

“La quarta edizione dell’iniziativa Una Vita da Social rappresenta un’ulteriore importante tappa nella campagna di educazione alla legalità in cui è costantemente impegnata la Polizia di Stato nell’ambito delle attività di prossimità” – afferma il Questore di Bologna, Dott. Ignazio Coccia.

“Il contatto diretto con i giovani ha lo scopo di far comprendere loro il disvalore che può derivare da comportamenti legati ad un uso distorto della rete e degli strumenti informatici; al tempo stesso, ci consente di mettere a loro disposizione tutti gli strumenti che possono essere utili per la prevenzione e la protezione dai rischi della rete.

 

 

Dati statistici sul fenomeno del cyberbullismo nel 2016:

 

 

 

 

2016

 

 

 

Stalking

 

 

Diffamazione

on-line

 

 

Ingiurie

Minacce

Molestie

Furto di

identità digitale

su social network

 

 

Diffusione di materiale pedopornografico

 

 

Totale

 

Bologna

*Casi trattati

0

1

3

0

3

7

Emilia Romagna

*Casi trattati

0

2

11

3

6

22

 

 

 

 

* per "casi trattati" si intendono il numero delle denunce dove i minori sono vittime di reato.

 

** per "minori denunciati all'A.G.", si fa riferimento ai minori che si sono resi responsabili delle fattispecie di reato

     indicate nella tabella.


14/03/2017

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