Ieri gli operatori della Polizia di Stato hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di sei cittadini italiani responsabili, fra maggio e agosto 2016, di diverse rapine ad istituti di credito del bolognese. L’esito dell’operazione è stata il frutto di una articolata attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e che ha visto impegnato personale della Squadra Mobile di Bologna, il quale da un’analisi dei fatti ha notato che in tutte le rapine perpetrate e oggetto di indagine, veniva usato lo stesso modus operandi e cioè con l’entrata di uno dei sei soggetti della banda armato di cutter che minacciava i dipendenti permettendo ai complici di entrare e prelevare quello che poi sarebbe stato il provento della rapina.
Nonostante la banda fosse composta da sei palermitani, una parte viveva a Bologna mentre l’altra parte per mettere in atto i colpi partiva dalla Sicilia dove poi faceva ritorno con il bottino che complessivamente ammonta a quasi 300.000 euro. Uno dei componenti è figlio di un noto ex boss di Cosa Nostra ritenuto reggente della famiglia mafiosa di Porta Nuova e assassinato nel 2007.