Dalle prime ore dell’alba, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Bologna, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e con la collaborazione delle Squadre Mobili di Cuneo, Foggia, Taranto, Vibo Valentia, ha eseguito undici ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Bologna nei confronti di altrettanti cittadini dediti allo spaccio di droga, dimoranti nel capoluogo emiliano.
I provvedimenti restrittivi sono la conseguenza di un lavoro investigativo durato circa un anno nel corso del quale la Squadra mobile è riuscita ad individuare e disarticolare vari canali di rifornimento della cocaina e dell’hashish che, anche in buoni quantitativi, venivano immessi nel mercato bolognese.
Fulcro dei vari canali di rifornimento e collante di alcune indagini era un pregiudicato tarantino del 1975, da anni trapiantato nel capoluogo emiliano che aveva intessuto una serie di rapporti tutti finalizzati a procacciare stupefacente; dal continuo seguire i suoi spostamenti e comportamenti è stato possibile risalire ad altri canali illeciti, tutti disgiunti, ma uniti dall’unico comune denominatore: far arrivare la droga nella provincia di Bologna.
Alcuni tra i destinatari del provvedimento eseguito oggi dalla Squadra Mobile di Bologna avevano diversificato il loro campo di interesse occupandosi anche di smerciare banconote false acquistate nel napoletano; in questo settore è risultato coinvolto anche un avvocato del Foro di Bologna, arrestato in flagranza di reato nel maggio dello scorso anno.
Concorso e continuazione nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in spendita ed introduzione nello Stato di monete falsificate sono i reati contestati.