Denunciati
Negli ultimi due mesi, la società di trasporto regionale ha riscontrato strani ammanchi di carburante da un impianto ferroviario ubicato
alle porte della città dove vengono riforniti i locomotori dei convogli a trazione diesel.
Il susseguirsi del fenomeno, che ha portato ad un disavanzo totale di circa 2000 litri, ha fatto scattare le indagini a seguito della denuncia
presentata presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria di Bologna.
L'intensa attività investigativa, coordinata da personale specializzato della Squadra di Polizia Giudiziaria in collaborazione con personale
della sicurezza della stessa società di trasporto, si è esplicata soprattutto in lunghi appostamenti e nell'analisi dei filmati delle
telecamere a circuito chiuso degli impianti ferroviari, fino ad individuare un gruppo di 5 persone che, in occasione dei rifornimenti ai locomotori
diesel, alternava al pieno dei serbatoi dei treni quello di diverse grosse taniche che, una volta riempite, venivano caricate a bordo di
autovetture private e trasferite altrove.
Le perquisizioni disposte dall'Autorità Giudiziaria hanno poi permesso di rinvenire, nei bagagliai delle rispettive vetture e nella cantina
dell'abitazione di uno dei 5, altre taniche piene dello stesso carburante.
A macchiarsi del reato sono risultati essere 3 dipendenti dell'azienda, uno dei quali è proprio l'addetto al rifornimento ai locomotori,
oltre a 2 dipendenti di ditte esterne che svolgono le pulizie sui treni per conto della società, i quali utilizzando il carrellino di
servizio, trasferivano le pesanti taniche nei bagagliai delle vetture.
Gli indagati sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna per i reati di furto aggravato continuato in concorso
tra loro, mentre la Polizia Ferroviaria ha potuto restituire all'azienda 300 litri di carburante.