Sequestro di persona, lesioni aggravate,rapina aggravata i reati contestati a due cittaini tunisini
La notte tra il nove ed il 10 settembre, un cittadino tunisino di trentacinque anni veniva aggredito da due connazionali e trascinato in una vicina area dismessa, immobilizzato con tecnica da incapretta mento, spogliato, imbavagliato e duramente percosso .
Gli autori, conosciuti dalla vittima ed in passato coinquilini, lo abbandonavano sottraendogli il portafogli, il cellulare ed altri effetti personali.
Solo l'intervento di un amico, preoccupato per non aver fatto rientro a casa, aveva evitato che l'episodio sfociasse in conseguenze più gravi
La vittima, ricoverata in ospedale, veniva sottoposta a cure in conseguenza dei numerosi traumi e fratture riportati e successivamente dimessa con una prognosi di venticinque giorni.
Le indagini svolte dalla squadra mobile e coordinate dalla Procura, permettevano di ricostruire le dinamiche dell'accaduto nonché di giungere all' identificazione dei responsabili.
Il quindici settembre, l'Autorità Giudiziaria in considerazione dei concreti elementi di prova raccolti dalla sezione reati contro la persona, provvedeva all'emissione del fermo di indiziato di delitto nei confronti dei due cittadini tunisini, per i reati di sequestro di persona, lesioni personali gravi e rapina in concorso.
Grazie alle successive attività di
indagine svolte, gli autori venivano rintracciati e catturati
pochi istanti prima che riuscissero a lasciare definitivamente il territorio nazionale
Uno veniva rintracciato e catturato lo scorso quattro ottobre presso la stazione ferroviaria di Bologna poco prima che riuscisse ad imbarcarsi su un treno con destinazione Torino, nel successivo intento di raggiungere con altro treno la frontiera di Ventimiglia.
L'altro, veniva rintracciato e catturato il successivo otto ottobre presso la stazione ferroviaria di Milano centrale poco prima che riuscisse ad imbarcarsi su un treno notturno con destinazione Parigi.
Tra i motivi che avevano spinto i due tunisini ad aggredire violentemente l'uomo alcuni debiti risalenti ai tempi della convivenza dei tre e una relazione intrapresa da uno degli aggressori e la vittima con la stessa donna, in tempi diversi .