Fermato cittadino albanese
La sera del 26 settembre COJOCARU Iulian , venticinquenne rumeno è stato ferito a morte da un fendente al cuore in via Battindarno. Ha avuto la forza di percorrere pochi metri in auto e poi è deceduto in strada.
Stanotte il presunto responsabile è stato posto in stato di fermo di polizia dalla Squadra Mobile per il reato di omicidio doloso aggravato da futili motivi. Si tratta di un ventiduenne albanese.
La terza sezione della Squadra Mobile ha raggiunto un risultato investigativo di rilievo in maniera rapida e tempestiva nonostante non ci fossero testimonianze dirette dell'accaduto.
L'indagine si è ricongiunta a quella avviata qualche tempo addietro dalla seconda sezione della Squadra Mobile e relativa ad un sodalizio criminale albanese dedito allo sfruttamento della prostituzione a cui apparteneva anche il fermato.
Stanotte altri componenti dell'organizzazione sono stati fermati su disposizione della Procura per i reati di reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di almeno sei donne rumene e moldave. Si tratta di tre albanesi di venti, ventiquattro e vent'anni.
Il movente dell'omicidio potrebbe essere stata, stante la ricostruzione dell'accaduto, l'ospitalità offerta dalla vittima a due giovani donne, forse per condividere le spese forse a motivo di una simpatia particolare per una di esse.
Certo è che le attenzioni del rumeno, che il Procuratore Aggiunto presente alla conferenza stampa tenuta oggi in Questura, ha definito un bravo ragazzo, vittima non avversario della banda, hanno destato la gelosia e l'ira degli sfruttatori che esercitavano il controllo delle giovani facendole prostituire.
Dapprima le minacce di morte per farlo desistere poi,la sera del ventisei ultimo scorso, l'omicidio. In strada un'auto ha affiancato quella del rumeno. Un'animata discussione e poi il colpo mortale.
L'arma del delitto lanciata dall'auto in fuga è stata rinvenuta.