Squadra Mobile
La IV sezione della Squadra Mobile ha disarticolato un sodalizio criminoso di etnia marocchina dedito al traffico di cocaina . Tutti i membri del gruppo sono stati tratti in arresto e si trovano attualmente in carcere per rispondere del reato di detenzione e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti. Inoltre, tre di loro risultano indagati per aver provocato la morte di un giovane connazionale in conseguenza della cessione di una dose di cocaina.
Infatti, l'attività investigativa degli agenti è nata in conseguenza al rinvenimento all'interno di un appartamento, il 12 luglio scorso, del cadavere di un giovane marocchino, deceduto nel sonno per overdose.
I poliziotti grazie a pattugliamenti sul territorio, prolungati servizi di osservazione, pedinamenti e attività tecnica hanno identificato i cinque componenti del sodalizio - tra cui due fratelli ed una donna - e coloro i quali materialmente avevano ceduto la dose letale.
Come illustrato alla stampa in una conferenza tenuta stamani, l'organizzazione aveva una struttura orizzontale all'interno della quale ogni appartenente ricopriva un ruolo con compiti diversificati: acquisto e trasporto di grossi carichi di stupefacente; custodia della droga e del denaro in un luogo sicuro; gestione diretta dell' attività di spaccio su strada.
La prima perquisizione è stata eseguita in un appartamento in via Musolesi dove sono stati rinvenuti 100 grammi di cocaina e 32 di hashish; nel corso la seconda avvenuta all' interno di un appartamento in via Regnoli sono stati arrestati due dei componenti dell' organizzazione sequestrati 800 euro in contanti più alcuni grammi di cocaina.
Nel pomeriggio del 3 agosto in pieno centro, viene rintracciato alla guida del suo scooter un altro componente dell' organizzazione. Si tratta dell' elemento incaricato di gestire i grossi carichi di stupefacente.
Sul veicolo vengono rinvenuti e sequestrati 50 grammi di cocaina e 700 euro in contanti.
L' attività prosegue durante la notte e in un appartamento di via Bastia viene rintracciata l'unica donna del sodalizio, marocchina del 1988, clandestina e priva di precedenti, dimorante nell'appartamento risultato sulla carta in uso ad una connazionale in regola con le norme sul soggiorno ed al di sopra di ogni sospetto.
La donna era incaricata di custodire lo stupefacente ed il denaro. In casa sono stati rinvenuti 250 grammi di cocaina e la somma di 45.000 euro in contanti.
