Poliziotti salvano ragazza dal suo incubo quotidiano
Nella mattinata di ieri gli uomini della Polizia di Stato in servizio presso la 2^ sezione della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all'ordinanza
di custodia cautelare in carcere a carico di due cittadini albanesi, uno di 45 anni ed uno di 35 anni, per i reati di favoreggiamento e
sfruttamento della prostituzione, aggravati perché commessi ai danni di più donne e con violenza e minacce.
L'indagine, iniziata nell'ottobre 2015, è partita dalla segnalazione di una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine per l'Emilia Romagna
di Bologna che ha identificato una meretrice la quale denunciava il suo stato di assoggettamento ad uno sfruttatore straniero. I dettagliati e
precisi accertamenti dei poliziotti hanno permesso di risalire all'identità del primo sfruttatore, individuato nel cittadino albanese di 35
anni e successivamente al secondo, il quale fungeva da capo nonostante costretto agli arresti domiciliari per una precedente indagine condotta
sempre da personale della squadra Mobile al termine della quale era stato individuato sempre colpevole dei reati di favoreggiamento e sfruttamento
della prostituzione.
I poliziotti hanno appurato che, su precise direttive del capo, il complice provvedeva ad accompagnare la donna sul luogo di meretricio, a ritirare
quindi il suo provento, a trasportarla presso l'abitazione del quarantacinquenne quando ella era reticente agli ordinativi inerenti lo svolgimento
della sua attività e pertanto bisognosa di essere rimessa in riga con l'uso della violenza fisica, attraverso maltrattamenti corporali
inflitti con calci e pugni su tutto il corpo. Il complice, inoltre, provvedeva al controllo della donna sul luogo di meretricio con frequenti
passaggi in auto, controllo esercitato anche con costanti e ravvicinati contatti telefonici mentre si trovava sul suo abituale luogo di meretricio.
La coppia ha persino tentato di venderla ad un cittadino austriaco, senza riuscire fortunatamente nel loro intento.