Traffico internazionale di ingenti quantitativi di oppio grezzo dall'Iran. Squadra Mobile esegue sul territorio nazionale 6 ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere.
Le donne e gli uomini della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Bologna, nella prima mattinata di ieri hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque cittadini stranieri ed un italiano, indagati per traffico internazionale di ingenti quantitativi di oppio grezzo dall'Iran. Ulteriori 8 destinatari di misura custodiale sono ancora ricercati, anche attraverso i canali di collaborazione internazionale.
Si tratta dell'esito di un'articolata e complessa attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, con il contributo del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, per i necessari raccordi informativi con le polizie estere, convenzionalmente denominata "Operazione DARVISH 2012", dal nome del locale di uno dei soggetti coinvolti.
È stata la prima operazione in Italia che ha consentito di smantellare un'organizzazione criminale che poteva contare su un'estesa rete di contatti a livello nazionale ed internazionale, in grado di assicurare il supporto logistico necessario per organizzare le spedizioni della sostanza stupefacente, nonché su un'ampia disponibilità di capitali da investire nell'attività illecita. Le indagini hanno anche consentito di effettuare il sequestro più ingente di oppio grezzo mai avvenuto in Italia.
Gli inquirenti hanno accertato l'esistenza di un articolato sodalizio criminoso che trasportava quantitativi di oppio grezzo, accuratamente celati all'interno di alcuni camion, dall'Iran e dalla Turchia attraverso la rotta balcanica.
Nel corso dell'attività di indagine, tra l'ottobre 2012 e l'ottobre 2013, erano già arrestate in flagranza in varie località italiane 17 persone ed erano stati complessivamente sequestrati circa 93 kg di oppio grezzo, 500 grammi di metanfetamine e 100.000 euro in contanti.
I destinatari delle sei ordinanze di custodie cautelare in carcere eseguite ieri sono, a vario titolo, indagati per violazioni plurime degli articoli 73 e 74 del D.P.R. 309/90, (produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, ed associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope).