Il saluto del Signor Questore Dirigente Generale della Pubblica Sicurezza Dr. Vincenzo Stingone
Il prossimo 1° aprile, lascerò la guida della Questura di Bologna.
Rivolgo il mio fervido, cordiale saluto di commiato alle Autorità Civili Militari e Religiose, agli Onorevoli Parlamentari, agli
Amministratori Regionali e Comunali, agli esponenti delle categorie Economiche e delle Organizzazioni Sindacali, alle Associazioni d'Arma, ai
Sodalizi Culturali, agli Organi di Stampa e alla popolazione tutta di questa operosa e civile Provincia.
L'impegno di questi anni, al di là di ogni bilancio di circostanza è stato mirato essenzialmente a soddisfare l'ansia di sicurezza di
questa città e di questa provincia.
Le molteplici esperienze maturate nel corso di questi quattro anni hanno contribuito alla mia formazione di uomo e di funzionario, offrendomi la
possibilità di misurarmi con situazioni di varia natura, ma soprattutto, di coltivare intensi e, spesso indimenticabili, rapporti
umani.
E' stato un lungo ed appagante percorso, intessuto di momenti belli e meno belli ma sempre propizi per offrire il mio contributo sincero e leale
alle istituzioni tutte, alle quali sento di appartenere intimamente e per le quali ho speso larga parte della mia vita.
Ho cercato di porre a base del mio agire i principi del confronto e del rispetto sforzandomi di prestare ascolto sempre e comunque a quanti si sono
rivolti a me e di incoraggiare e sostenere coloro i quali, con sentimenti di autentico disinteresse si sono impegnati per il perseguimento del
pubblico bene.
La mia esperienza professionale è stata appagante, umanamente inestimabile, e non ho mai permesso alla stanchezza ed alle
difficoltà di offuscare fino all'ultimo l'entusiasmo e la vivacità che connotavano il mio primo incarico da giovane
funzionario.
A tutti quelli che in questo cammino mi hanno affiancato, arricchito con il loro insegnamento, con l'esempio, la collaborazione e la vicinanza
desidero dedicare, al momento del commiato, il mio più cordiale ed affettuoso pensiero e l'augurio di ogni bene, nella convinzione che i
vincoli di affetto e di stima nati e cresciuti nel tempo resteranno integri e saldi anche per gli anni a venire.
Vincenzo Stingone