Chiuso il Caos Club
A seguito del controllo amministrativo eseguito nella nottata del 24 gennaio u.s. da personale della Polizia Municipale, la Polizia di Stato ha
disposto, ai sensi dell'art 100 del T.U.L.P.S., la sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande con gestione diretta
a favore degli associati nei locali del Circolo Privato affiliato all'AICS - Associazione Italiana Cultura e Sport - denominato "CAOS CLUB", per
la durata di giorni 10 (dieci).
Il decreto, firmato dal Questore della Provincia di Bologna, Vincenzo STINGONE, è stato notificato ieri, al Presidente del Circolo.
Nel corso del controllo amministrativo è stato verificato che diversamente da quanto imposto dalla Legge, chiunque senza particolari formalità, poteva accedere nel locale acquistando nell'immediatezza la tessera associativa ed il biglietto d'ingresso sconoscendo le finalità e qualsiasi altra tipologia d'attività svolta se non quella da discoteca.
L'associazione di fatto era una vera e propria sala da ballo abusiva, la cui attività era rivolta ad un pubblico indistinto e non ai soli
soci con libero accesso al punto di somministrazione di bevande alcoliche presente.
Quella sera è stato accertata la presenza anche di minori degli anni 18.
Uno dei clienti, nel corso del controllo si accasciava a terra privo di coscienza e personale medico giunto sul posto confermava l'abuso di sostanza alcoliche e trasportava l'infortunato presso il pronto soccorso del locale Ospedale Maggiore.
Pur non essendo in possesso di alcuna autorizzazione, all'interno del Circolo era in atto un intrattenimento danzante al quale partecipavano
contemporaneamente circa 200 persone, consolle professionale, luci psichedeliche ed un deejay.
L'adozione del provvedimento si è resa necessaria a fronte della constatata mancanza di diligenza da parte del Presidente del Circolo nell'accertare l'età dei consumatori di alcool e l'incapacità di condurre appropriatamente l'attività ed al fine di tutelare l' incolumità e la sicurezza degli avventori della struttura priva di qualsiasi attestato o autorizzazione che ne certifichi l'agibilità per l'attività di pubblico spettacolo; evitando che il protrarsi dell'attività da ballo abusiva arrechi gravi ed irreparabili conseguenze agli avventori in quanto, i locali del circolo non rispecchiano le elementari norme di sicurezza a tutela dei soci.