Arrestato pericoloso latitante

Squadra Mobile

La mattina dello scorso 22 maggio in via Calanco gli uomini della Mobile notano tre giovani sospetti che confabulano tra loro nei pressi di una siepe. Uno di questi viene subito riconosciuto. E' un latitante, MANSI Benedetto un trentacinquenne di origine pugliese, ricercato in tutta Italia da alcuni mesi specializzato nelle rapine in banca. Il suo curriculum criminale è costellato di "colpi" dal cospicuo bottino, arresti e evasioni: solamente negli ultimi 4 anni, gli sono state contestate 11 rapine in altrettanti istituti di credito del Nord - Italia. Dal 2009, è stato denunciato ben sette volte per evasione. L'ultima fuga è del 9 febbraio 2013 quando scappò dalla propria abitazione a Cerignola dove era sottoposto agli arresti domiciliari perché imputato per alcune rapine commesse nelle Marche. Oltre ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d'Appello di Ancona, su di lui pende una cattura spiccata dall'Ufficio di Sorveglianza di Bologna per una rapina commessa nel capoluogo felsineo nel 2011. Dal controllo emerge che i tre stavano per rapinare una banca. Infatti, durante una perlustrazione in zona, viene trovato il motorino utilizzato dal latitante. E' uno scooter rubato alcuni giorni prima. Nel sottosella e nel bauletto sono nascosti cappellini, sciarpe, una parrucca, forbici, cacciaviti, un cutter e altre armi improprie. I due complici sono un italiano incensurato e un serbo clandestino con precedenti per reati contro la persona. Nel corso della perquisizione a casa del primo vengono trovati, nascosti in camera da letto, circa 40 grammi tra hashish e marijuana unitamente a materiale utile al confezionamento Il MANSI viene arrestato per evasione, indagato per ricettazione e porto di armi improprie ed associato presso la locale casa circondariale. Il secondo complice italiano viene indagato per detenzione di stupefacente finalizzata allo spaccio. Il serbo clandestino viene messo a disposizione dell'ufficio immigrazione.