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Operazione Magic Potion

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Arresti domiciliari per due truffatori senza scrupoli

Un'articolata attività d'indagine della Squadra Mobile della Questura di Bologna, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha permesso di mettere fine all'incubo di una donna bolognese.

Alle prime luci dell'alba del dieci maggio, i suoi aguzzini, due fratelli incensurati e gestori di un bar nella periferia del capoluogo felsineo, sono stati posti agli arresti domiciliari.

La storia ha origine nel gennaio del 2011 a Bologna quando la vittima viene avvicinata dai gestori di un bar da lei frequentato. I due fratelli, in quella occasione le propongono di farsi da intermediari con fantomatici "maghi" in grado, attraverso riti esoterici, di riaccendere l'amore tra lei e l'ex marito. Da allora e sino all'intervento della Polizia, i due uomini hanno chiesto alla malcapitata il versamento di somme di denaro in rate mensili da 500 euro ciascuna per sostenere i presunti pagamenti da corrispondere ai "maghi". Complessivamente, la donna , è stata costretta a sborsare circa 50.000 euro.

I due criminali, del tutto privi di scrupoli hanno convinto la vittima non solo a versare del contante ma anche della necessità di consegnare settimanalmente alla loro madre generi alimentari di ogni tipo quali, formaggi, salumi, vino, olio. Il cibo sarebbe servito per effettaure i riti magici e nel momento in cui la vittima non è più in grado di continuare con tali elargizioni, i due criminali simulano l'esistenza di un'organizzazione criminale albanese disposta ad ucciderla nel caso in cui non saldi il debito contratto.

Non pago della disperazione ingenerata nella donna, uno dei due uomini , certo di aver completamente soggiogato la donna, la convince che il suo liquido seminale sia un filtro d'amore, il fluido più potente per i riti magici utili a riavvicinarla all'ex marito. Con questo stratagemma, la vittima viene abusata sessualmente

L'attività svolta dalla Squadra Mobile ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due fratelli e della loro madre. La perquisizione nell'abitazione di quest'ultima ha posto fine alle vessazioni sulla vittima ed ha portato al rinvenimento di materiale determinante per il prosieguo delle indagini.

Le risultanze investigative raccolte vengono fatte proprie dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale - Sezione GIP l'emissione di due ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei fratelli aguzzini per i quali i reati contesti sono : per entrambi truffa pluriaggravata e per il solo responsabile, violenza sessuale
11/05/2013

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