La droga viaggia anche in treno: un arresto e una denuncia
Ieri pomeriggio, nel corso dell'ordinaria attività di pattugliamento dello scalo e di scorta ai convogli ritenuti più a rischio, gli
agenti della Polizia Ferroviaria hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio un ventinovenne nigeriano, già gravato da precedenti e
passeggero di un treno regionale viaggiante tra Bologna e Parma: i poliziotti, colto un rapido movimento col quale l'uomo ha occultato una busta di
cellophane sotto ad un sedile del convoglio, hanno rinvenuto all'interno della stessa ben 1,077 kg di marijuana.
Stamane il rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Parma.
Il venticinquenne italiano, di Cattolica è stato fermato all'interno della stazione di Cesena dagli agenti di scorta sulla tratta tra Rimini e Bologna: questi, insospettiti dal fatto che il ragazzo li osservasse insistentemente, hanno proceduto al controllo dello stesso e del relativo bagaglio, rinvenendo all'interno ben 61 confezioni di profumo delle più famose marche, ovviamente tutte false, deferendolo pertanto per ricettazione ed introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Sempre ieri pomeriggio sono stati denunciati per possesso di oggetti atti ad offendere due italiani di origini napoletane, uno di venticinque e
l'altro di trentacinque anni, sorpresi con addosso un cutter di ben 22 cm a bordo di un convoglio in sosta all'interno di uno scalo merci.
Il trentacinquenne è stato trovato in possesso di una modica quantità di marijuana e pertanto anche segnalato al Prefetto per uso
personale di sostanza stupefacente.
Infine un cittadino marocchino clandestino di trent'anni, con precedenti, è stato trovato in possesso di sei bustine, già pronte alla
vendita, contenenti marijuana, e di una eroina, nonché anch'egli di un cutter.
Lo straniero, che aveva già a suo carico un obbligo di dimora, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio, inottemperanza
all'ordine del Questore di abbandonare il territorio dello Stato e possesso di oggetti atti ad offendere.