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Arrestato responsabile di violenta rapina in villa

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Individuato ed arrestato dopo una tenace e brillante indagine

Nell'ottobre del 2007, un rumeno del 1982, insieme a tre complici, si introduce nell'abitazione di un noto professionista situata sui colli cittadini e, bloccando sul divano la domestica straniera presente in casa, minacciandola, strappandole i capelli e colpendola alla mano con un cacciavite cagionandole così una lieve ferita, si fa indicare l'ubicazione della cassaforte e si impossessa di gioielli di ingente valore. Gli uomini della sezione antirapine della Squadra Mobile nel corso di una lunga, costante e tenace indagine sviluppatasi per oltre quattro anni hanno identificato ed individuato l'aggressore della donna ed autore della rapina, già gravato da precedenti riuscendo il 6 febbraio a rintracciarlo in Romania, grazie alla collaborazione della Polizia rumena, attivata dal Servizio di Cooperazione Internazionale - Interpol di Roma. L'attività investigativa ha inizio con il ritrovamento sulla scena del reato del telefono cellulare perso dall'assalitore, l'unico dei quattro rapinatori che si era presentato a volto scoperto e che pertanto la domestica sarebbe stata in grado di riconoscere. Dapprima l'indagine si è concentrata sull'intestatario della scheda telefonica ma gli agenti hanno scoperto che la persona titolare risultava essere inesistente sul territorio italiano, analizzando quindi attentamente il tabulato delle traffico telefonico e quelli delle altre singole utenze con le quali questa utenza risultava essere venuta a contatto. I poliziotti, alla fine del 2008, estrapolando i migliaia di dati appresi, riescono ad individuare l'uomo acquisendo il suo passaporto rumeno e all'inizio del 2009 viene dapprima emesso un provvedimento di custodia cautelare per rapina in Italia e successivamente un mandato d'arresto europeo essendo il rapinatore in Romania. Nel frattempo l'uomo ha però cambiato, in Romania, le sue generalità ed risultando il mandato d'arresto emesso a carico di persona diversa rispetto ai suoi nuovi nome e cognome non può essere eseguito. Ma i poliziotti non demordono, viene emesso un mandato europeo con le sue nuove generalità e finalmente il rumeno finisce in manette per rapina e porto abusivo di arma da taglio.
23/02/2012

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