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Difendersi dalle truffe

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Progetto a sostegno delle vittime del reato di truffa

Stamani, davanti agli organi di stampa, il Questore di Bologna ha illustrato il progetto "Come difendersi dalle truffe", nato da un percorso in collaborazione con il Comune di Bologna, l'ANCeSCAO, i Sindacati dei pensionati ed alcune parrocchie per poter trasmettere a tutti i cittadini, attraverso una serie di incontri il cui calendario presto verrà organizzato, l'esperienza dei poliziotti che ogni giorno sulla strada assistono a tutti quegli episodi frettolosamente e genericamente chiamati "truffe" ma che sono tra i crimini più odiosi poiché spesso colpiscono le persone anziane.

Sempre più di frequente, infatti e purtroppo, veniamo a conoscenza di nuove vittime di truffe e raggiri da parte di delinquenti senza scrupoli che inventano i più fantasiosi espedienti per impadronirsi dei nostri soldi; il truffatore classico è abile, un vero e proprio professionista e, a volte, solo un vero professionista della legalità può smascherarlo.

Sapere come comportarsi, essere preparati, avere assimilato anche il principio della corretta reazione dopo aver subito un inganno ed averci rimesso dei soldi eviterà di innescare il pericoloso meccanismo del senso di colpa, della vergogna, che accompagna spesso le vittime di questi reati .

Occorre veicolare il messaggio che i truffatori oggigiorno possono colpire tutte le fasce sociali della popolazione, non solo le fasce definite "deboli", anche se a queste ultime è dedicata la nostra maggiore attenzione.

L'intenzione degli Enti ed Associazioni che collaborano a questo progetto è quella di creare una "rete" informativa e divulgativa partendo dai racconti delle esperienze vissute dai poliziotti e dai consigli degli esperti investigatori per prevenire le truffe attraverso una serie di incontri organizzati per consigliare su come difendersi se vittime del reato della truffa, grave reato anche per gli effetti che provoca in chi lo subisce.

Già il primo incontri pubblico si terrà stamani presso il centro sociale Montanari via di Saliceto nr.3/21 alle ore 16.00, a cui seguiranno altri ritrovi previsti anche in due parrocchie cittadine.

Il Questore, ringraziato dai rappresentanti dei sindacati pensionati per la disponibilità concessa e dimostrata, ha tenuto a sottolineare che solidarietà deve essere la parola d'ordine, bisogna abbattere il muro dell'indifferenza aiutando gli altri con i consigli di chi opera sul territorio, facendo sentire la nostra vicinanza ed educando i cittadini ad una "cultura dell'attenzione" e della "prevenzione" tenendo ben presente che è questo un percorso molto delicato, e per questo bisogna agire in sinergia, perché bisogna evitare che di noi si impadronisca la paura del prossimo.

Importante ed innovativo elemento costituente il progetto è l'attenzione posta al recupero non soltanto di quanto materialmente portato via alla vittima del reato ma all'importanza data al sostegno e alla ripresa psicologica della stessa, che sarà ascoltata da operatori con competenza specifica ed in luoghi a questo preposti.


19/12/2011

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