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Denunciati sei minori per violenza privata e lesioni aggravate in concorso

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Ragazzini di età compresa tra i dodici ed i diciassette anni denunciati dopo episodio di violenza ai giardini di via Graziano

Lo scorso mese di settembre il Tribunale dei Minorenni ha delegato al Commissariato di Pubblica Sicurezza Due Torri San Francesco,un indagine relativa ad un' aggressione avvenuta in danno di un quattordicenne, ad opera di altri minori, presso i giardini di via Graziano.

Secondo il racconto fatto dalla vittima, mentre si trovava presso il campo da basket in compagnia di due coetanei era stato raggiunto da un dodicenne di nazionalità serba e da altri suoi amici tutti minorenni. Il dodicenne dopo averlo accusato di aver picchiato anni addietro, un suo cugino, forte dell'appoggio del gruppo, composto da più di dieci ragazzini, lo costringeva a spostarsi in un luogo meno visibile agli occhi dei passanti e colpiva la vittima al volto con pugni e poi al collo con un oggetto di plastica.

Il quattordicenne continuava ad essere sottoposto a violenze fisiche fino a quando gli aggressori decidevano che, come in un duello, il ragazzino avrebbe dovuto vedersela con uno solo di loro. A questo punto, l'aggredito cercava di assumere una posizione di difesa, ma, mentre il suo avversario, di imponente corporatura, stava per scagliarsi contro di lui, veniva preceduto da un altro minorenne del gruppo che colpiva violentemente il ragazzo al volto, probabilmente con un tirapugni.

La giovane vittima perdeva i sensi per un paio di minuti durante i quali continuava ad essere colpito fino a che il fortuito sopraggiungere di un poliziotto fuori servizio faceva disperdere il branco.

Il primo passo per gli investigatori è stato quello di conquistare la fiducia del ragazzino che aveva riportato, oltre a varie contusioni al volto ed al collo, la frattura del naso. Utilizzando oltre che l'intuito o l'abilità investigativa le qualità umane, gli agenti hanno conquistato la fiducia della giovanissima vittima e della sua famiglia, oltre che dei due testimoni, riuscendo ad individuare gli aggressori.

Sulla scorta dei risultati ottenuti , cinque minori di età compresa tra i dodici ed i diciassette anni-un italiano, tre serbi ed un kosovaro tutti già seguiti dai servizi sociali - sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria.

Ieri mattina all'alba sono state eseguite le perquisizioni domiciliari e sonostati rinvenuti un coltello sopra l'armadio della camera del minore kosovaro ed una pistola giocattolo priva del tappo rosso - una fedele riproduzione di una Desert Eagle 50 Express semiautomatica- all'interno dell'armadio della camera di uno dei minori serbi.

In base alle ulteriori attività investigative veniva identificato un sesto minore, un marocchino di 17 anni che veniva anch'egli immediatamente denunciato. All'alba di oggi anche la sua abitazione è stata sottoposta a perquisizione.

L'azione dei minorenni risulta ancora più grave ove si consideri che essa non appaia frutto di un momento di esplosione di rabbia animata da sentimenti di vendetta, ma di in una condotta di vita già manifestatasi, almeno per alcuni di essi, in ambito scolastico con episodi di violenza diretti a ragazzini più giovani. Manifestazioni inquadrabili nel fenomeno del "bullismo", che può essere efficacemente combattuto solo ove le vittime, supportate dalle famiglie, si rivolgano alle Autorità competenti, come in questo caso.

E' l'unica strada da percorrere per sperare che i giovanissimi autori di violenze possano cominciare a rendersi conto del disvalore delle loro azioni e a perdere il senso di onnipotenza rafforzato dall'appartenenza al "gruppo" e dalla certezza di indurre talmente tanto terrore nei più deboli da costringerli al silenzio contando, così, su una sorta di impunità.

Nel caso odierno le cose sono andate diversamente perché le vittime, rivolgendosi con fiducia alle Autorità hanno interrotto un percorso criminale che i ragazzini avevano intrapreso già da tempo.


09/11/2011

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